“Chiediamo vengano resi pubblici gli atti che riguardano questo ennesimo scandalo, mentre le tasse aumentano in maniera spropositata”.
ARCAVACATA (CS) – “Ad una settimana dalla protesta sotto gli uffici del Rettorato, in occasione del vergognoso Consiglio di Amministrazione nel quale il “magnifico” Crisci si è spudoratamente preso gioco degli studenti presenti e della rappresentanza studentesca, apprendiamo che un nuovo CDA è stato convocato per giorno 5 luglio, ma ancora una volta la questione mora non è stata inserita nei punti della discussione, nonostante la nostra proposta presentata il 26 giugno con protocollo n°14871 e la richiesta di discussione che abbiamo avanzato a tutti il Cda durante l’ultima riunione.” E’ quanto dichiarano gli studenti e studentesse dell’Unical. “È evidente – continuano – che il Rettore spera di farla franca, sfruttando la sessione d’esami per far dimenticare agli studenti l’ennesima porcata avanzata dai membri di questo Cda, ma noi studenti e studentesse dell’università della Calabria siamo pronti a lottare per vederci garantito il diritto allo studio, sancito dalla Costituzione.
Sotto la gestione Crisci l’Unical ha vissuto vari scandali, ultimo in ordine di tempo, parallelo alla questione tasse, è quello della Restituzione al MIUR dei soldi del PON I-Contact, circa 2,3 milioni di euro. Il Rettore non ha spiegato le cause della restituzione di questi fondi e il Cda nella riunione del 15 giugno ha votato, su pressione del nostro simpatico amico Crisci, per prelevare i soldi da restituire al ministero direttamente dal bilancio dell’Ateneo, senza specificare l’importo della cifra, ad oggi ancora sconosciuto. Il Cda vota una manovra del genere che rischia di mandare in default i conti dell’università, sui quali solo la voce stipendi grava per il 98% del totale, mentre la didattica peggiora e le tasse aumentano in maniera spropositata, costringendo diversi studenti ad abbandonare gli studi o a non iscriversi proprio! Questo è un vero paradosso, l’Università nata per permettere agli studenti calabresi meno abbienti di poter studiare è oggi inaccessibile alla maggior parte di essi per l’aumento degli idonei non beneficiari i borse di studio e l’aumento delle tasse.
