Il boss 78enne di Cetraro, Franco Muto, sarà giudicato con rito abbreviato. Diviso in due tronconi il processo Frontiera-Cinque Lustri.
PAOLA (CS) – Il Gup di Catanzaro ieri ha deciso la divisioni in due tronconi il processo Frontiera – Cinque Lustri ed il “Re del pesce”, vista l’età avanzato andrà a giudizio immediato. Davanti al collegio penale del Tribunale di Paola è chiamato anche l’imprenditore romano, con numerosi interessi in provincia di Cosenza, Giorgio Ottavio Barbieri per essere giudicato sui presunti sistemi illeciti nella gestione degli appalti che avrebbero visto l’intervento del clan Muto a favore dell’imprenditore. Per chi ha scelto il rito abbreviato la prossima udienza è fissata per il 26 settembre a Catanzaro.
Saranno invece giudicati con rito ordinario, ad ottobre, Antonio Abruzzese, Pier Matteo Forestiero, Mariangela Tommaselli, Giuseppe Antonuccio, Agostino Bufanio, Davide Bencardino, Giuseppe Calabria, Vincenzo Campagna, Giuseppe Cadente, Luca Carrozzini, Enzo Casale, Angelo Chianello, Simone Chiappetta, Cono Gallo, Vito Gallo, Agostino Iacovo, Emilio Iacovo, Maria Iacovo, Laura Maccari, Antonio Mandaliti, Michele Rizzo, Amedeo Fullin, Alessandra Magnelli e Simone Iannotti.
Le accuse
Gli imputati sono accusati aver gestito attraverso intimidazione ed estorsioni, il servizio lavanderia, vigilanza e ovviamente il mercato ittico e di aver favorito imprenditori amici. Franco Muto, avrebbe demandato al figlio Luigi, la guida del clan mentre la moglie gestiva gli affari del pesce. E Barbieri sarebbe uno di quegli imprenditori che sarebbe stato favorito per l’aggiudicazione degli appalti tra i quali, quello di piazza Bilotti.
