Site icon quicosenza

Duro colpo al sodalizio ‘Rango-Zingari’, In due si sono costituiti oggi. LE FOTO DEGLI ARRESTATI

8d1d20f78463bac1920122ba0b087499

COSENZA – Un duro colpo quello inflitto ieri alla cosca Rango-Zingari.

Ben 20 esponenti del clan accusati a vario titolo di estorsione, spaccio e associazione mafiosa. Tra questi, Maurizio Rango, ritenuto l’esponente di spicco dello stesso clan. Intanto questa mattina si sono costituite due persone che ieri, erano sfuggite ieri all’operazione. In manette sono finiti anche Celestino Bevilacqua di 53 anni, e Antonio Abbruzzese di 39. I due si sono costituiti ai militari del del Comando provinciale di Cosenza. Nel corso dell’operazione di ieri, sempre i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà, per detenzione illegale di munizionamento, due persone perché, nel corso delle perquisizioni, sono stati trovati in possesso di munizioni di vario calibro.

I nomi degli arrestati:

RANGO Maurizio

BRUZZESE Franco

SOTTILE Ettore

IMPIERI Luciano

FOGGETTI Adolfo

LAMANNA Daniele

ABBRUZZESE Antonio, alias “Tonino banana”

PRESTA Gennaro

BEVILACQUA Celestino, alias “Ciccio”

BEVACQUA Rocco

CHIANELLO Attilio

IMBROINISE Antonio, alias “ciap ciap”

MADDALENA Luca, alias “stellino”

CURIOSO Giuseppe, alias “bartolo” o “bartolomeo”

PERRI Mario

GRECO Andrea

CAFIERO Domenico, inteso “Luca”

RAIMONDO Alfonso, alias “cochino” e “giorgino”

CALABRIA Fabio

ARLIA Gianluca

 

L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura distrettuale di Catanzaro. Il reggente della cosca degli “zingari”, Maurizio Rango, tra i destinatari dell’operazione condotta da squadra mobile e carabinieri di Cosenza era stato già stato sottoposto a fermo qualche giorni fa dagli stessi carabinieri per concorso in omicidio, porto e detenzione di armi e occultamento di cadavere nei confronti di Luca Bruni, scomparso il 3 gennaio del 2012 e non più ritrovato. Un delitto che, secondo gli investigatori, aveva sancito a Cosenza il “patto federativo” con la cosca cosiddetta “degli italiani”, il cui “reggente”, Mario Gatto, è stato arrestato la scorsa settimana. L’Ndrangheta avrebbe imposto la propria egemonia, soprattutto per le estorsioni, utilizzando le armi per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche e di appalti pubblici, nonché l’occupazione abusiva di alloggi popolari per rivenderli.

Nel corso della conferenza stampa di ieri a seguito del blitz Vincenzo Antonio Lombardo, procuratore capo della DDA di Catanzaro ha sottolineato: “Non si pensi che sconfiggere un clan voglia dire sconfiggere tutta la ‘ndrangheta”. Lo ha detto questa mattina, Vincenzo Antonio Lombardo, procuratore capo della DDA di Catanzaro nel corso della conferenza stampa relativa agli arresti effettuati oggi a Cosenza. “L’operazione registra l’evoluzione delle cosche cosentine – ha detto Lombardo – e dopo l’operazione “Tela del ragno” e altre operazioni, i clan Cicero, Lanzino e Perna sono stati sostituiti, a Cosenza, dal clan Rango e dagli zingari, visto che Maurizio Rango ha sposato una nipote di Giovanni Abbruzzese, realizzando una unione personale e attirando a se’ anche gli uomini del clan Bruni”.

 

 

{imageshow sl=190 sc=3 /}

Exit mobile version