Analisi finanziate dai cittadini hanno rilevato la presenza di indici di inquinamento di batteri fecali.
SCALEA (CS) – Una nutrita schiera di cittadini e turisti, insieme al portavoce del Movimento 5 Stelle di Scalea Renato Bruno, si sono trovati da questa mattina a manifestare sotto il municipio scaleota, per chiedere ragguagli circa la situazione del mare sporco che sta investendo la cittadina altotirrenica. Una delegazione ha incontrato il sindaco invitando ad esternare i disagi e inquadrare le tante polemiche sorte in questi giorni tra i residenti. Diverse le persone allarmate e preoccupate per l’immagine turistica della cittadina mentre cresce il disagio dei villeggianti che hanno investito soldi e tempo per trascorrere a Scalea le proprie vacanze estive.
Il prelievo effettuato dalla Fleming S.a.S. ieri ha confermato che il mare di Scalea presenta “indici di inquinamento fecale”. o per essere più precisi, il tratto di specchio d’acqua analizzato dal suddetto laboratorio di analisi agroalimentari e ambientali è soggetto ad una percentuale piuttosto alta di contaminazione ma, come specifica il risultato, il giudizio definitivo circa l’eventuale divieto di balneabilità deve essere il prodotto di “una serie di campionamenti, analisi e verifiche in un preciso programma di monitoraggio da effettuarsi in un arco di tempo medio lungo”. Certo è che il mare cristallino non è, e i rischi per la salute ci sono tutti.
Tre giorni fa il Comune si è rivolto all’Arpacal a cui ha indirizzato una “Segnalazione di anomala colorazione degli specchi d’acqua antistanti la costa Alto Tirreno” per richiedere all’Agenzia Regionale dei campionamenti urgenti per capire il fenomeno e verificare la presenza di eventuali criticità” al fine di dare “assicurazioni alla popolazione tutta al fine di non ledere l’immagine turistica della cittadina”. Negli ultimi giorni si è alzato un polverone misto di critiche e rassicurazioni. In una sorta di sfida tra ‘fazioni’ contrapposte: da un lato chi denuncia il reato ambientale, dall’altro chi invece crede ad un complotto ordito per infangare l’immagine di Scalea.
