La ditta che si aggiudicò l’appalto ebbe dei gravi problemi economici e il cantiere rimase fermo per diverso tempo.
RENDE (CS) – Anche i rendesi tornano ad avere la propria piscina comunale. A gestire l’impianto dal 1985 è la Rende Nuoto. L’ultima concessione con la quale la struttura è stata affidata di fatto alla nota società sportiva d’Oltre Campagnano, che incassa tutti i ricavi delle attività pagando al Comune un fitto mensile di oltre 5mila euro, risale al 2010. “Abbiamo fatto delle opere di ristrutturazione dell’impianto natatorio – spiega Giovanni Gullo vicepresidente della Rende Nuoto – dopo che la piscina comunale di Rende era rientrata sette anni fa nelle opere cui lavori sarebbero stati finanziati dalla Provincia di Cosenza con circa 500mila euro. La ditta che si aggiudicò l’appalto però ebbe dei gravi problemi economici e il cantiere rimase fermo per diverso tempo. La Rende Nuoto insieme al Comune quindi, in virtù della concessione all’epoca appena siglata, ha anticipato i canoni di locazione che avrebbe dovuto versare mensilmente usando quel denaro (circa 250mila euro) per portare a termine i lavori di ristrutturazione ormai avviati.
I lavori dovevano essere ultimati entro gennaio 2017, ed in questi sei anni, noi ovviamente – chiarisce Gullo – abbiamo continuato a pagare l’usufrutto sulla struttura versando un canone mensile di 1.300 euro solo per l’utilizzo della vasca piccola. Nel tempo sono stati diversi i dipendenti che hanno perso il posto di lavoro, mentre abbiamo perso anche atleti che sono migrati in altre sociètà sportive. Da fine settembre, finalmente, l’intero complesso sarà aperto al pubblico. Restituiamo così ai rendesi, e a tutta l’area urbana una struttura sportiva d’eccellenza. L’inaugurazione di oggi è un nuovo punto di partenza delle nostre attività agonistiche. La novità è che oltre alla piscina per la riabilitazione, il fitness e la scuola di nuoto per bambini da 10 metri per 6 metri, a partire da oggi sarà possibile fare attività agonistiche nella vasca da 25 metri per 16,50 metri che prima non era pensabile organizzare. Anche Rende ora potrà godere di manifestazioni sportive anche di carattere nazionale”.
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