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Al Teatro dell’Acquario va in scena ”La Bomba”, storia di giornalisti tra censura e resistenze

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COSENZA – Un’inchiesta giornalistica su una piazza, un’indagine su una molotov abbandonata davanti alla Questura e intromissioni della politica e dei poteri forti sulla libertà di stampa.

Tutto questo e molto altro è “La bomba”, spettacolo in atto unico, liberamente ispirato a una e più vicende realmente accadute. E’ l’estate del 2012 quando Margherita, giornalista, viene indagata dalla Polizia, prima per un procurato allarme al Comune di cui scrive cronache quotidiane, poi per una molotov indirizzata alla stessa Questura. In pochi giorni, Margherita, da “indagatrice” della realtà circostante si ritrova indagata a sua volta, con tanto di prelievo di impronte, interrogatori e analisi del Dna. Nel frattempo la sua vita cambia e inevitabilmente anche la sua visione delle cose. Sarà Stefano, suo collega e amico, a ricomporre con lei, durante un’intervista, quel puzzle a cui manca sempre un pezzo. Cosa succede a qualcuno che non si ferma finchè non trova la verità? In tutto ciò si inseriscono anche le vicende politico- amministrative di una città di provincia, che poi sono paradigmatiche di scenari nazionali. Sulla falsariga di “Diaz” e “Acab”, “La Bomba” si propone di portare in scena una storia semplice. Senza partigianerie e con il massimo dell’obiettività si provano a districare i fili di una storia, solo apparentemente, assurda. Non finisce qui. Dopo la replica di domenica pomeriggio seguirà, infatti, un incontro sulla libertà di stampa. L’appuntamento è per sabato 31 Gennaio alle 21:00 e in replica domenica 1 febbraio, alle 18:00.

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