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Ospedale di Cosenza al collasso: utenti combattono per servizi elementari, lettera al Ministro Lorenzin

ospedale annunziata cosenza 02

“Cosenza Libera” ha inviato una missiva al Ministro Lorenzin, per informarla della grave situazione sanitaria nella nostra città e porre rimedio.

 

COSENZA – Alla luce delle numerose segnalazioni presentate dai cittadini all’Assessore Francesco De Cicco, al Presidente di “Cosenza Libera” Ernesto Cicero e al suo segretario Cristian Tarsia; questa mattina è stata inviata una missiva al Ministro Lorenzin. Il documento è stato inoltrato per conoscenza anche al Presidente della Provincia e al Sindaco di Cosenza, con lo scopo di mettere gli Enti nelle condizioni di porre la dovuta attenzione al delicatissimo tema della Sanità. Ecco di seguito il testo integrale della lettera inviata al Ministro.

“Egregia Ministra Beatrice Lorenzin,

bussiamo virtualmente alla Sua porta, con un gesto insolito, al quale raramente si ricorre in una democrazia. Prendendo le distanze da quanti sistematicamente lamentano carenze e inefficienze, senza mai esporsi, intendiamo dare un primo segnale di civiltà, se non addirittura di coraggio. Gli sforzi di questi anni di commissariamento hanno pesantemente compromesso l’intero servizio sanitario, e la nostra città sta pagando un conto salatissimo. Come è noto a tutti, sull’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza grava una mole di utenti al di sopra delle capacità ricettive, con pesanti conseguenze soprattutto per l’Unità Operativa di Pronto Soccorso che, per usare un eufemismo, è al collasso. Per una volta vorremmo evitare i luoghi comuni che solitamente si spendono nei riguardi di medici ed infermieri, lasciando alla magistratura il compito di accertare eventuali responsabilità. Parleremo solo degli aspetti logistici.

Rappresentare migliaia di cosentini, o meglio, di calabresi è per noi una grande responsabilità, motivata purtroppo dal limbo in cui la Regione riversa da troppo tempo, senza potersi liberare. Potremmo anche far finta che i continui annunci del Governatore Oliverio siano veritieri, che nel welfare, nelle politiche agricole e nei trasporti tutto vada a gonfie vele, mangiandoci anche le caramelle del “Cantiere Calabria” e della Fase 2, tuttavia la realtà peggiore rimarrebbe ad aspettarci in corsia. Senza la tranquillità di potersi curare in un luogo idoneo, parte della vita dell’individuo è divorata da ansie e timori. Una terra come la nostra, piena di problemi e saccheggiata dai mestieranti della politica, non può permettersi di rinunciare alle cure mediche. Se da un lato attraverso gli organi di stampa vengono diffuse notizie di eccellenze, di inaugurazioni, di strumenti diagnostici di ultima generazione, dall’altro gli utenti combattono per ottenere i servizi più elementari. Un circuito di contraddizioni dove la razionalizzazione dei costi, ammesso che sia mai stata praticata, è considerata la bestia nera, la madre di tutti i problemi. Oggi i numeri ci obbligano a chiedere il Suo aiuto, un estremo tentativo per porre fine a questa insostenibile condizione. La chiusura dei presìdi minori, anche solo di alcuni reparti, ha messo in ginocchio gli equilibri territoriali.

L’Ospedale di Cosenza non è abbastanza grande e lavora sistematicamente in sofferenza. E’ necessario evitare che la realizzazione di un nuovo nosocomio diventi un tema di comodo, per le prossime elezioni politiche. L’attuale Amministrazione comunale ha già manifestato la volontà di affrontare il problema con un progetto serio, che però tarda a ricevere il benestare della Regione Calabria per ovvie divergenze politiche. Vogliamo perdere altro tempo, in attesa di poter far incassare il merito a questo o quel partito? I cittadini dicono di no. La salute non può ridursi a volgare mediazione, baratto, promessa. Se esiste, signora Ministra, un qualsiasi altro strumento per porre fine a quanto appena rappresentato, la preghiamo di metterlo in campo senza esitazioni. Solo il Cielo sa quanta sofferenza è andata consumandosi in questi lunghi anni. Col dovuto rispetto, e consci che nulla può essere imputato alla Sua persona, ribadiamo che il commissariamento ha dimostrato di non essere la strada giusta per la sanità calabrese. Nel ringraziarLa per la cortese attenzione e fiduciosi di avere presto un Suo riscontro, Le giungano i più cordiali saluti. Cosenza Libera.”

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