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A Rende tassa sui rifiuti aumentata del 294%, l’assessore Crusco: ‘Non è colpa nostra’

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RENDE – La nuova Tari copre le spese sostenute per i servizi offerti da Calabria Maceri e tutto ciò che ruota intorno al mondo dei rifiuti d’Oltrecampagnano.

Otto milioni di euro l’anno, spalmati sulle bollette di famiglie e commercianti. Quest’ultimi sarebbero però i più tartassati dal Comune di Rende con un aumento vertiginoso, rispetto all’anno precedente, che sfiora il 294%. L’assessore al Bilancio della Giunta Manna, Antonio Crusco afferma di comprendere le ragioni dei cittadini, ma il Comune essendo in predissesto finanziario pare non possa fare altrimenti. “Innanzitutto a livello governativo – spiega Crusco – ci sono norme che impongono che la gestione dei rifiuti sia interamente pagata dai Comuni. Valiante ha diviso l’utenza in categorie: commercianti, albergatori, famiglie, industriali. Ed ha portato la coperta più verso la parte non domestica che non verso la parte domestica. Dovremmo riequilibrare questa coperta che è già corta di per sè. Sono d’accordo con chi si lamenta delle tariffe alte, ma le tariffe si portano al massimo quando si è in predissesto. Non si bada a riequilibrare il tutto tra le varie categorie di cittadini e si prende là dove è possibile a prendere. Cercheremo di rimodulare le tariffe per il prossimo anno in modo che la famosa coperta, ‘copra’ un po’ tutto. Nei mesi che verranno stabiliremo la nuova politica di bilancio. Per ora non abbiamo avuto la possibilità di scegliere, abbiamo solo applicato quello che aveva predisposto il commissario Valiante. Non è colpa nostra”. 

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