COSENZA – Una cifra forfettaria, arrotondata per difetto, destinata a lievitatare con gli accertamenti contabili.
“Io mi sono insediato due mesi e mezzo fa e già quelli che hanno compiuto disastri in questa regione mi chiedono il conto. Nei prossimi giorni – ha affermato Oliverio ieri a Cosenza intervenendo nel corso dell’incontro “Sprofondo Sud”– presenteremo il rapporto di un’ ‘operazione-verità’ sui conti di questa regione. In ogni punto dove si mettono le mani si trovano macerie. Chiedi un rapporto, seppur parziale, sui conti dell’Afor e scopri un buco da 200 milioni. Vai a guardare nelle società in house della Regione, un sistema di matrioske, di scatole cinesi in cui si trovano dappertutto centinaia di consulenze, migliaia di clienti e sprechi a non finire. E’ stata ricostruita una prima mappa del ‘buco’ che ammonta a circa due miliardi e mezzo, ma è ancora molto parziale. A fronte di questa situazione drammatica scopri, poi, che le risorse europee sono state utilizzate poco e male. Non ci possono più essere personaggi che esaminano i progetti e che, a seconda delle simpatie o delle antipatie, assegnano le risorse. Chi riesce a realizzare gli obiettivi deve essere premiato. Tutto questo presuppone un cambiamento e mette in discussione interessi e privilegi consolidati. E’ necessario stringere un patto. Ci sono forze che si sono sedute sulla riva del fiume aspettando che prima o poi passi il cadavere (politico) del sottoscritto. Io sono convinto che con il fuoco non si possa giocare: in questa regione c’è dignità, determinazione e, soprattutto, tanta speranza e tanta attesa per costruire il cambiamento necessario. Ed io sono lì per cercare di dare voce e risposte a questa attesa e a queste speranze. Nessuno condizionerà il nostro progetto”.
