RENDE – Il Comune di Rende ha terminato le carte d’identità. Odissea per gli utenti dell’ufficio anagrafe.
I malcapitati che in queste ultime settimane hanno richiesto di rinnovare il documento si sono ritrovati di fronte ad una situazione paradossale: gli uffici non hanno più carte d’identità. Rende non sarebbe un caso isolato. Il fenomeno riguarderebba anche Zumpano, San Giovanni in Fiore, Amantea, Aprigliano ed altri municipi del cosentino. A confermarlo è una circolare della Prefettura di Cosenza che invita gli uffici competenti a ”contenere il rilascio di carte d’identità ai soli casi di assoluta necessità”. Il motivo risiede nel fatto che la Prefettura, in questo momento, non dispone di un numero congruo di moduli da consegnare ai Comuni ed è in attesa che l’Istituto Poligrafico dello Stato ne stampi alcune copie per rifornire gli uffici territoriali. ”Con molta probabilità – scrive nella comunicazione il dirigente dell’area 2 della Prefettura – una prima parziale consegna potrebbe essere garantita per la fine del corrente mese”. Ed effettivamente dopo una serie di traversie qualcuno è riuscito ad ottenere il rilascio del prezioso documento.
”Mi hanno rubato il portafoglio – racconta un giovane rendese – da più di una settimana ero senza carta d’identità anche se il problema pare sia nato circa un mese fa (mi cugina sta aspettando da più di venti giorni). Solo ieri sono riuscita ad ottenerla, al Comune di Cosenza dove pare però stiano già finendo. La prima volta che ne ho fatto richiesta a Rende mi hanno risposto come se stessi chiedendo degli asparagi al mercato dicendomi che erano finite, di passare la settimana successiva. Fino a ieri non ho potuto guidare perchè non ti danno il sostitutivo della patente senza carta d’identià, non ho tessera sanitaria per lo stesso motivo, in più sono rimasto senza soldi perchè non ho potuto ri-attivare la post pay. Per fortuna ho trovato una fotocopia della vecchia e sono potuto andare allo stadio a vedere il derby contro la Reggina”. Il rilascio delle carte d’identità può avvenire, come noto anche nel Comune in cui non si risiede dove ci si può recare accompagnato da due testimoni che confermano l’identità del richiedente.
Poi sarà il Comune di residenza ad inviare agli uffici a cui l’utente si è rivolto il nulla osta per autorizzare la stampa del documento. E proprio qui pare che il meccanismo si inceppi. Tra le scrvivanie degli impiegati comunali rendesi. “Ho pagato i dieci euro per il rilascio, – spiega una signora nel rendese – ma non sono ancora riuscita ad avere la mia carta d’identità. Ieri ho finanche perso una giornata di lavoro per andare avanti e indietro dal Comune di Rende al Comune di Cosenza. Il problema è che gli uffici di Rende non rispondono nè ai telefono nè alle mail nè tramite pec. Da Cosenza hanno già richiesto il nulla osta. Abbiamo dovuto tempestarli di telefonate per capire se fosse arrivata l’istanza, ci hanno detto che avevano tutto e avrebbero risposto entro pochi minuti. Sono passate 24 ore, sono tornata stamattina negli uffici di Cosenza, ma non hanno ancora inviato nulla. Allora sono andata dalla dirigente degli uffici di Rende che in una busta chiusa mi ha dato a mano il nulla osta e l’ho portato personalmente al Comune di Cosenza dove sono stati gentilissimi. E’ assurdo che si crei un disagio tale ai cittadini solo perchè alcuni dipendenti comunali a Rende non lavorano come dovrebbero”.
