PALERMO – Le indagini partirono quest’estate quando Salvatore Peritore era stato trovato in possesso di 93mila euro in contanti, me non era riuscito a giustificarne la provenienza.
Le indagini sul 57enne palermitano, da tempo noto alle forze dell’ordine, hanno consentito, a seguito di appostamenti, di intercettare tre ‘corrieri’ calabresi. Il 2 Febbraio scorso l’unità antidroga della squadra mobile di Palermo segnalò un incontro sospetto nei pressi un bar di via Santissima Mediatrice. In quell’occasione Peritore fu avvistato all’interno di un’auto intestata ad una donna di Gioia Tauro in compagnia di Giuseppe Saltalamacchia 30enne di Gioia Tauro anch’egli incensurato. Non si esclude che l’incontro sia stato finalizzato alla consegna di stupefacenti. Stamattina, nel monitorare gli spostamenti di Peritore gli agenti si sono resi conto che l’uomo stava per incontrare nuovamente i ‘calabresi’. Da Gioia Tauro Giuseppe Saltalamacchia, il fratello 32enne Saverio Saltalamacchia e Giuseppe Arcieri, 34enne di Polistena con due auto diverse avevano raggiunto il capoluogo siciliano per consegnare la cocaina da rivendere nel palermitano. Il ‘carico’, però, è stato intercettato dalla squadra mobile mentre l’auto guidata da Arcieri stava seguendo uno scooter guidato da Peritore. Al suo interno, a seguito di perquisizione, sono stati scoperti ben due chili di cocaina. Lo stupefacente era stato occultato in un pannello dell’automobile, suddiviso in due buste di cellophane e se immesso sul mercato, avrebbe fruttatto circa 250mila euro.
