Site icon quicosenza

#Nonunadimeno: al corteo a Roma anche il Centro Antiviolenza “Roberta Lanzino” (AUDIO – VIDEO)

non una di meno 2

Il prossimo 25 novembre le strade di Roma torneranno a riempirsi di donne che intendono lanciare un messaggio chiaro: “non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza maschile e di genere in tutte le sue forme”.

 

COSENZA – E’ il movimento “Non una di meno” che domani sabato 25 novembre si ritroverà a Roma dopo un anno di mobilitazioni, campagne, assemblee nazionali e tematiche, mettendo in rete esperienze e saperi femministi. Anche il centro antiviolenza “Roberta Lanzino” ha aderito alla sottoscrizione di Piano femminista contro la violenza maschile e di genere, uno strumento di lotta e di rivendicazione, un documento di proposta e di azione, che sarà portato in piazza a Roma il 25 novembre nell’ambito della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Donne che hanno realizzato un documento politico femminista che considera la violenza maschile e di genere come “fenomeno strutturale e sistemico, che non può essere affrontato aumentando le pene dei reati o con approcci emergenziali ma a partire dall’esperienza dei centri antiviolenza e del movimento femminista. Per contrastare la violenza maschile e di genere nella sua complessità, non vogliamo più polizia nelle strade e nemmeno assistenza, ma autonomia, libertà e giustizia sociale”. “Combattere la violenza maschile e di genere significa mettere in discussione la cultura e i rapporti sociali che la sostengono”.

Perchè le donne non se la sono cercata e lottano per un cambiamento strutturale, a partire dalla scuola, dal lavoro, dalla salute, dall’amministrazione della giustizia e dai media, pretendiamo il rispetto dei percorsi di libertà e autodeterminazione e dell’indipendenza. Sabato 25 novembre nell’ambito della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, anche il centro Antiviolenza intitolato a Roberta Lanzino, sarà a Roma, ma ci sarà anche modo di aderire qui, nella città di Cosenza, per sostenere le attività del centro.

Ad illustrare i dettagli di questa giornata ai microfoni di Rlb, Assunta Ferraro, responsabile della Comunicazione per il centro antiviolenza “Roberta Lanzino” che si occupa anche di accoglienza.

ASCOLTA L’INTERVISTA

[audio_mp3 url=”https://quicosenza.it/news/wp-content/uploads/2017/11/Assunta-Ferraro.mp3″]

Un programma di lotta contro la violenza patriarcale e capitalistica contrO gli stupri e i femminicidi quotidiani. “Non ci fermeremo fino a quando non otterremo la libertà dalla violenza sessista – riporta il manifesto dell’iniziativa – che viviamo nei posti di lavoro, dalle molestie, dalle discriminazioni e dagli abusi di potere, ma anche quella quotidiana dello sfruttamento e della precarietà. Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza che viviamo quando i tagli di bilancio programmati dai governi nazionali ed europei impoveriscono le nostre vite e attaccano i centri antiviolenza e la loro autonomia. Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza sui social media e dei giornali, che ci colpevolizzano o vittimizzano silenziandoci”.

Continua a leggere a pagina 2

Continua da pagina 1

“Non ci fermeremo finché non saremo libere dalla violenza del razzismo istituzionale e dei confini, finché gli stupri saranno strumentalizzati per giustificare il razzismo in nome delle donne. Non ci fermeremo finché non saranno abolite le misure istituzionali che di fatto espongono le donne migranti a quotidiane violenze nei campi profughi, come gli accordi bilaterali con Libia e Turchia, e che aggrediscono migranti, prostitute e donne trans in nome di un inaccettabile “decoro”, come le leggi Minniti”.

Inonderemo lo spazio pubblico per affermare la determinazione delle nostre rivendicazioni, delle nostre pratiche quotidiane di cambiamento, mutualismo e solidarietà: la forza di migliaia di donne, trans e queer unite che si riconoscono nel #Metoo, Anche Io, per trasformarlo in #WeToogether, Noi Insieme. Saremo nelle strade a lottare per la nostra autonomia. Vogliamo libertà di movimento nelle città e attraverso i confini, il potere di decidere delle nostre vite negli ospedali e nei tribunali, di scegliere il nostro destino fuori da ruoli che ci vengono imposti. Vogliamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo, welfare e diritti, per essere libere di scegliere sui nostri corpi e le nostre vite.

#nonunadimeno

GUARDA IL VIDEO – LIBERE DALLA VIOLENZA
Contro ogni forma di violenza maschile sulle donne il 25 a Roma

 

 

Exit mobile version