Nel 2000 era stato inaugurato e presentato come un ponte “rivoluzionario”; tanto da essere crollato dopo 17 anni. Il ponte Stefano Gioia che sovrastava il fiume Lao lungo la strada interna di collegamento tra Laino Castello e Papasidero, è venuto giù.
PAPASIDERO (CS) – La struttura, costruita nel 2000 dal Consorzio di Bonifica del Pollino, già dallo scorso mese di ottobre, era stata interdetta al traffico perché pericolante. L’infrastruttura intitolata ad una guida turistica di Laino Borgo, morta a all’età di 32 anni in un fiume del Cile, collegava la località Campicello di Laino Castello con contrada Nuppolara di Papasidero, nei pressi della Grotta del Romito. Un ponte bellissimo, di legno, definito rivoluzionario all’epoca dell’inaugurazione ma mai soggetto a manutenzione, per… mancanza di fondi. Inaugurato in pompa magna nel 2000, rappresentava non solo un’attrattiva turistica ma era anche utile al collegamento tra le contrade della zona.
Negli anni dunque, qualcuno ha dimenticato evidentemente di mettere mani ad un ponte di legno lamellare costruito sull’acqua. Il crollo avrebbe potuto provocare danni ben più gravi soprattutto una tragedia. Dito puntato contro l’ente Parco del Pollino che avrebbe la gestione della struttura senza la quale, ora, ci sono diverse famiglie isolate. La durata prevista del ponte Stefano Gioia, sarebbe stata di trent’anni, ma è crollato molto prima e con esso anche l’unica via di comunicazione che consentiva di attraversare agevolmente il fiume per tanti nuclei familiari che ora chiedono che la struttura venga ripristinata al più presto.
