“Avevamo delle trattative e questa sembrava anche la più difficile, ma siamo riusciti a chiuderla e quest’anno avremo questa grande band a Cosenza che ci darà visibilità nazionale ed internazionale”.
COSENZA – All’indomani dell’ufficialità sul nome dell’artista che salirà sul palco del Capodanno in piazza a Cosenza, si registrano sentimenti contrastanti in città. Certamente il nome scelto, quello degli Skunk Anansie e di Skin, è stato largamente apprezzato, come ha rivelato lo stesso sindaco, Mario Occhiuto, che ieri sera ha stupito tutti con un post ufficiale sulla sua pagina Facebook e che oggi commenta: “C’è stato un grande apprezzamento e crediamo che in molti verranno anche da fuori Cosenza. Non tutti possono essere d’accordo ma noi riteniamo di aver fatto un’ottima scelta”. Ma Cosenza si sa, è spesso contraddittoria: se da una parte c’è chi attende con entusiasmo il live degli Skunk Anansie, c’è anche chi ha iniziato a sollevare le ‘solite’ critiche legate ad altri aspetti della città come le buche, la carenza idrica…
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“Noi crediamo molto nella cosiddetta “gestione dell’effimero”, perchè è anche un concetto di “democrazia urbana”. Innanzitutto perchè fare un Capodanno a Cosenza non è solo dare visibilità alla città con un gruppo così importante, ma è anche dare la possibilità a tutti di andare in piazza e festeggiare un Capodanno senza grandi spese. Più la città ha luoghi dove si può stare insieme, più viene goduta da tutti e soprattutto da chi non può fare le vacanze o affrontare spese. La città è per tutti e noi dobbiamo dare la possibilità a tutti di goderne”.
Il costo del concerto?
“E’ in linea con gli eventi che abbiamo fatto ogni anno – ha risposto Mario Occhiuto. – Dopo una trattativa abbastanza lunga abbiamo ottenuto molti vantaggi. Un pò come quello dell’anno scorso e stiamo cercando di accontentare i giovanissimi con l’esibizione di qualche rapper a contorno e supporto dello spettacolo”.
