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Ci sono poche donne nel Comune di Cosenza: il Tar azzera la giunta Occhuito

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Il Tribuna ha di fatto annullato la nuova giunta Occhiuto, varata lo scorso 2 dicembre, per aver disatteso gli obblighi del 40% di donne nell’esecutivo, introdotto nel 2014 dalla legge Delrio

CATANZARO – La decisione è arrivata ieri, quando il Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro ha annullato la giunta comunale di Cosenza, varata dal sindaco Occhiuto lo scorso 2 Dicembre, per aver disatteso gli obblighi del 40% di donne in giunta nei comuni con più di 3.000 abitanti, la cosiddetta legge Delrio introdotta nel 2014. Il Tar ha così accolto il ricorso presentato dall’avvocato Maria Stella Ciarletta, Consigliera di Parità’ della Regione e dell’Associazione regionale WWW-WhatWomenWant – La Calabria vista dalle donne.&nbsp

I provvedimenti confermano tutte le motivazioni del ricorso accogliendolo in toto ha commentato la Ciarletta. Il Tar ha accolto la tesi in base alla quale la Giunta e’ illegittima per difetto assoluto di motivazione. Il provvedimento con cui il Sindaco del Comune di Cosenza ha rideterminato la composizione della Giunta comunale non garantisce il rispetto delle proporzioni di genere normativamente stabilite. Anzi, esso non fa alcun riferimento alla normativa entrata in vigore nel 2014 per cui difetta di motivazione sul punto. L’obbligo del 40 per cento di donne in giunta per i Comuni sopra i tremila abitanti, introdotto dalla legge Delrio – continua Ciarletta – è inequivocabile e richiede un ulteriore impegno per i sindaci per garantire la piena realizzazione dei principi della rappresentanza paritaria, ad oggi disattesi sul territorio calabrese, e non solo. Si tratta di una regola di diritto, che in quanto tale va rispettata di fonte alla ricorrente esclusione delle donne dalle giunte locali. La sentenza di ieri sera segue quelle emesse dal medesimo Tribunale Amministrativo che, all’inizio di quest’anno, avevano annullato, sempre su ricorso dell’Ufficio, le Giunte dei Comuni di Montalto Uffugo, Vaccarizzo Albanese, Torano e Rombiolo. Tuttavia in questo caso il Tar si e’ spinto oltre, affermando la piena applicabilità’ della legge del Rio nell’adozione di tutti i provvedimenti che vadano ad incidere sulla composizione delle Giunte comunali. Le pari opportunità’ sono dunque un principio di diritto vincolante e obbligatorio e non una mera formula di stile per impreziosire i testi legislativi. Questa sentenza conferma e rinsalda dieci anni di lavoro come consigliera di parità’ della Calabria. La rete costruita con le donne di WhatWomenWant ha sostenuto il ricorso, credendoci Sin dal primo momento e dimostrando che quando le risorse femminili si uniscono raggiungono grandi risultati”.

Il PD all’attacco del sindaco Occhiuto – Di certo il sindaco Occhiuto non avrebbe mai immaginato un fine settimana come questo, dove in due giorni ha ricevuto due sberle giudiziarie che non fanno altro che confermare le nostre tesi e cioè che per amministrare una città in maniera corretta non bisogna solo spendere e spandere, ma si dovrebbe usare il metodo del buon padre di famiglia che tiene a cuore le sorti dei propri figli che per un sindaco sono i propri cittadini”. Lo afferma, in una nota, il vice capogruppo del Partito Democratico di Cosenza Marco Ambrogio che aggiunge: “siamo sempre stati preoccupati del modus amministranti dello stesso sindaco, che ha sin dalle prime battute di consiliatura dato prova della sua assoluta inaffidabilità sotto il profilo del rispetto delle regole. Ieri, la bocciatura per le nomine in Provincia, oggi il sonoro bis del TAR per il mancato rispetto delle nomine in giunta secondo la Legge Del Rio. Dunque, Occhiuto è costretto a rimettere mani per l’ennesima volta alla sua giunta, inserendo almeno quattro donne. A questo punto, tanti saranno i grattacapi per il primo cittadino che negli ultimi tempi per non essere mandato a casa dai suoi stessi consiglieri, ha dovuto elargire prebende nominando degli assessori che di politica non avevano mai sentito parlare”.

 

LA RISPOSTA DI OCCHIUTO:

“Nessun azzeramento di giunta. La decisione del TAR ha annullato una delibera, la n.7421 del dicembre 2014, con la quale sono stati nominati assessori Massimo Bozzo e Domenico Luciani.” Lo precisa il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in riferimento agli articoli pubblicati questa mattina sulla stampa. “In attesa di ricevere la notifica del provvedimento adottato dal Tar e di determinarci in ordine alla eventualità di proporre successive azioni di impugnativa – continua Occhiuto – la Giunta proseguirà la sua attività. In ogni caso, gli altri assessori, nominati precedentemente all’atto deliberativo del dicembre 2014, restano regolarmente in carica. Premesso – ha detto ancora il primo cittadino – che siamo estremamente favorevoli a che le donne siano coinvolte nei processi decisionali, mi preme ricordare che, nel 2011, quando sono stato eletto Sindaco, pur non esistendo ancora un obbligo sancito dalla normativa, ho nominato ben cinque donne nell’esecutivo, assicurando una percentuale addirittura superiore a quella prevista oggi dalla legge Delrio. In un momento successivo, quando si è trattato di rimodulare gli incarichi di giunta, avviando un’interlocuzione più diretta con i partiti, come avviene abitualmente nella fase finale del mandato, ho dovuto prendere atto, mio malgrado, di una mancata disponibilità a mantenere lo stesso numero di presenze femminili”.

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