La comunicazione è arrivata ai consiglieri con meno 24 ore di anticipo. Il sindaco: “C’è chi pensa più alle formalità che ai cittadini”
RENDE (CS) – Rinviato a data da destinarsi il Consiglio comunale a Rende. L’assise avrebbe dovuto discutere e votare la variazione di bilancio relativa al piano triennale delle opere pubbliche. Un passaggio fondamentale per iniziare a lavorare sui progetti elaborati negli scorsi mesi. Nonostante la data sia stata pacificamente confermata il 23 dicembre durante la conferenza dei capigruppo consiliari sono stati contestati ritardi nella formalizzazione della convocazione ai consiglieri. L’avviso pare infatti sia stato inviato il 22 dicembre, ma recapitato solo ieri pomeriggio in violazione della normativa sul tema che prevede uno scarto temporale di 24 ore tra la comunicazione e l’apertura del Consiglio comunale. Con una lettera al vetriolo il consigliere Massimiliano De Rose del gruppo Rende Cambia Rende, ha subito fatto notare il ritardo invitando a rinviare l’incontro in via di autotutela. Un difetto nella comunicazione che non ha impedito alla maggioranza di presentarsi compatta nell’aula consiliare dove però si è deciso di rinviare il Consiglio al prossimo gennaio per evitare che venisse annullato.
IL SINDACO MARCELLO MANNA: “NON CI FERMIAMO. A GENNAIO PARTONO I CANTIERI”
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“C’è chi preferisce guardare alle formalità e non alle esigenze dei cittadini, – ha affermato il sindaco di Rende Marcello Manna – non è una modalità che mi appartiene. Per me la sostanza viene prima della forma. Se ci sono delle cose urgenti da fare, bisogna procedere nell’interesse della comunità. Non vi sarà nessuna conseguenza per il rinvio di oggi, non perderemo alcun finanziamento. La votazione riguardava la modifica al bilancio necessaria per la prosecuzione del piano triennale delle opere pubbliche che comprende i servizi sociali, la viabilità, le infrastrutture. Dopo un lungo lavoro di progettazione durato due anni e mezzo, a gennaio dobbiamo iniziare ad aprire i cantieri su Rende. Con grande soddisfazione oggi posso annunciare che l’INAIL investirà 5 milioni di euro per recuperare la struttura abbandonata e vandalizzata di Santo Stefano di Rende e ciò comporterà la valorizzazione di tutta l’area limitrofa.
E’ stata inoltre finanziata con 750mila euro la costruzione di un nuovo plesso scolastico in contrada Linze. Nel frattempo stiamo sollecitando la Regione Calabria affinché si sblocchi l’iter burocratico, in ritardo di almeno quattro mesi, che porterà 16 milioni di euro a Rende da investire nelle periferie. E’ stato un anno difficile segnato da incendi e siccità. Su quest’ultimo aspetto abbiamo lavorato individuando le perdite d’acqua e gli interventi urgenti da attuare sulla rete idrica che da trent’anni è stata totalmente abbandonata all’incuria. Noi non ci fermiamo davanti alle formalità che non interessano al cittadino che chiede servizi e infrastrutture. L’ostruzionismo è un modo di fare che non permetteremo possa danneggiare la città di Rende con gli stessi schemi politici del passato. Non mi preoccupo perché a giudicare saranno solo i cittadini”.
GLI ATTACCHI DELL’OPPOSIZIONE: “INCAPACI DI FARE UN TELEGRAMMA”
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Carlo Petrassi, La Terza Rende
“Esistono leggi, statuti e regolamenti che disciplinano in modo chiaro e puntuale la procedura di convocazione dei consigli comunali e queste devono essere rispettate anche a Rende come avviene a Milano, a Canicattì e ovunque in Italia. Ancor di più un avvocato, travestito da sindaco, dovrebbe sapere tutto questo. Ormai a Rende regna sovrana l’improvvisazione, il pressapochismo, l’incompetenza politica e amministrativa. Ci meravigliamo che molti dei ben identificati 12 consiglieri, alcuni di indiscutibile esperienza politica, continuino a sostenere questo sindaco e questa maggioranza in nome di un fantomatico bene per la città”.
Domenico Miceli, Movimento 5 Stelle Rende:
“Consiglio rinviato questa mattina per colpa di una maggioranza incapace di notificare la convocazione a buona parte dei Consiglieri. Salta per un difetto di notifica l’assise convocata, senza alcuna ragione evidente, in sessione urgente, dopo che la stessa era stata rinviata di due giorni per problematiche interne alla maggioranza. E visto che era urgente, il Consiglio è stato rinviato a data da destinarsi. Manna continua a confrontarsi con tutti i limiti della sua amministrazione, a partire dal tredicesimo consigliere. E infatti è alla ricerca disperata di qualcun altro disposto a reggergli la maggioranza. Come Movimento 5 Stelle abbiamo contestato con una lettera inoltrata al Prefetto, al Presidente del Consiglio, al Segretario Generale e per conoscenza al Vice Presidente di minoranza del Consiglio, la mancata notifica della convocazione, chiedendo che la seduta venisse rinviata. Richiesta che infine è stata accolta. Abbiamo così evitato l’approvazione di atti illegittimi in una seduta illegittima. Manna dovrebbe ringraziarci invece di sparare sentenze e difendere l’indifendibile. Se davvero la violazione dell’articolo 17 comma 3 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale è solo questione di “lana caprina”, come affermano in maggioranza, ci devono spiegare perché hanno rinviato a data da destinarsi una seduta di Consiglio a loro dire fondamentale. La verità è che sono degli irresponsabili, perché avrebbero prodotto una serie infinita di violazioni facilmente impugnabili da tutti i cittadini. Finisce così e in maniera poco dignitosa questo 2017 per la città di Rende, preda di interessi partitici, inciuci e incapacità amministrativa. Il nostro augurio è che nel 2018 i cittadini possano liberarsi finalmente da questo esecutivo camaleontico e poter tornare a votare nelle urne”.
