COSENZA – In occasione dell’Expo di Milano, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha promosso una serie di iniziative per promuovere la conoscenza del nostro territorio.
La Biblioteca Nazionale di Cosenza, ha scelto di rappresentare le sue tante variegate realtà attraverso due eventi culturali: Il primo è la mostra bibliografico- documentaria “Cosenza dalle origini al secolo XVI: itinerario storico, culturale, religioso, artistico ed enogastronomico”, che sarà inaugurata domani alle 11:00, presso le sale espositive della sua sede in Piazza Toscano a Cosenza e che rimarrà visitabile fino al 31 ottobre 2015. Attraverso l’esposizione di libri e documenti si ripercorre la storia di una città dall’illustre passato: le origini bruzie e la sua espansione, le vicende storiche che si sono intrecciate a quelle di personaggi mitici come Alarico, re dei Goti e lo stupor Mundi Federico II, fino all’età d’oro della città, quella dell’umanista Parrasio, della Accademia Cosentina e di Bernardino Telesio, con il suo lucido pensiero. La mostra è documentata in un catalogo.
Per la realizzazione del secondo evento, patrocinato dal Comune di Corigliano Calabro, dal Comune di Rossano e dall’Associazione White Castle, si è scelto di rappresentare una terra, le cui origini risalgono a tempi remoti, attraverso la cura di una pubblicazione dall’eloquente titolo di “Calabria. Terra di approdo, di civiltà e spiritualità: la Sibaritide nel territorio di Corigliano Calabro e Rossano”. L’evento, avrà luogo presso il Castello Compagna di Corigliano Calabro Sabato 9 Maggio 2015, alle 10,00, e presso il Convento di San Bernardino a Rossano Martedì 12 maggio 2015,alle 10,00. Nelle due sedi saranno allestite e visitabili fino al 31 ottobre 2015, in contemporanea, due mostre bibliografico-documentarie sull’argomento e sarà, inoltre, presentata la pubblicazione inerente alla manifestazione.
Il catalogo, il cui testo è estremamente accurato nella ricostruzione storica ed è corredato da ricche e dettagliate illustrazioni, ripercorre la storia di quel territorio, che ha visto il sorgere della civiltà all’epoca della Sibari magno greca e che, dopo la colonizzazione ad opera dei Romani, tornò a connotarsi d’Oriente con i bizantini e il loro monachesimo basiliano. Vi si diffuse quindi la spiritualità, con tutto il suo bagaglio di cultura rappresentato da opere magnifiche ed uniche come il Codex Purpureus o le chiese dai preziosi mosaici e da personaggi della statura di San Nilo. La spiritualità vi attecchì e si rinnovò nei secoli a venire, con la penetrazione di altri ordini monastici: i Benedettini di Santa Maria di Valle Josafatte, i Frati minori con i loro conventi, i Carmelitani, fino ad arrivare al gigante della spiritualità calabrese: San Francesco da Paola che, proprio a Corigliano volle erigere il suo ultimo convento.
