ROMA – Non ci sarà una nuova manovra: lo assicura il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, illustrando alle parti sociali la legge di stabilità, secondo quanto riferiscono alcuni
partecipanti all’incontro a Palazzo Chigi. La legge di stabilità, afferma Grilli sempre secondo quanto viene riferito, “non avrà il carattere della manovra”. Non ci sarà una manovra
aggiuntiva, dunque, ma “la legge di stabilità ha obiettivi che richiederanno risorse anche aggiuntive per finanziarli”. Tra cui, il primo, evitare l’aumento dell’Iva; il secondo, incentivare il miglioramento del sistema economico.
Viene eliminato l’aumento Iva previsto dalle passate manovre. La bozza della Legge Finanziaria che approva al Cdm elimina completamente i commi che avevano introdotto l’aumento che ora sarebbe scattato dal primo luglio 2013.
La legge di stabilità varrà tra i 10 e i 12 miliardi di euro: questa la cifra indicata dal ministro, Vittorio Grilli, alle parti sociali, secondo quanto riferiscono alcune fonti. Di questi, 6,5 miliardi serviranno per evitare l’aumento dell’Iva.
“Le risorse della legge di stabilità – ha proseguito Grilli – saranno reperite, oltre che con la spending review, anche con la Tobin Tax e con una revisione delle ‘tax expenditures'”.
Tra gli obiettivi della legge di stabilità – ha detto ancora il ministro – c’é anche quello di assicurare un fondo ad hoc per gli esodati.
Il governo poi ha prospettato una manovra da circa 10 miliardi di euro di cui 6,5 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva e 3,5 miliardi destinati a produttività e detrazioni fiscali. Lo ha detto il coordinatore degli assessori al bilancio delle province, Antonio Rosati al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.
Stop anche all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili (se non per realizzare un vantaggio) da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Ma anche all’acquisto e il leasing di autovetture. Introdotta anche una stretta anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.
Gli aumenti salariali aziendali dati “in relazione a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativà” saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi. E’ previsto uno stanziamento massimo di 1.670 milioni nel 2013 e 526 milioni nel 2014.
La Commissione Bilancio della Camera ha constatato l’assenza di coperture finanziaria del ddl Damiano sugli esodati, ma non ha espresso parere negativo ad esso, bensì ha rinviato il testo alla Commissione Lavoro affinché lo modifichi. Lo ha riferito il relatore Pier Paolo Baretta (Pd).
“Nell’incontro di oggi il governo ha prospettato un taglio complessivo di 10 miliardi, senza spiegare però in quali ambiti verranno fatti. I Comuni però dicono basta, nel senso che non sono più in grado di sopportare altre decurtazioni alle dotazioni”. Lo ha riferito Wladimiro Boccali dell’Anci (sindaco di Perugia) al termine dell’incontro con il governo a Palazzo Chigi. “Se il governo vuole insistere su questa strada – ha aggiunto il primo cittadino – allora sarebbe bene che lo dicesse con chiarezza ai cittadini”.
Intanto sulla legge di stabilita’ scendono in campo i sindacati. “Se non ci saranno risposte su reddito e lavoro nella legge di stabilità, andremo avanti con la mobilitazione fino allo sciopero generale”, ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso. Alla domanda se lo sciopero sarà unitario, ha risposto “chiedetelo a lui”, indicando il leader della Cisl, Raffaele Bonanni.
