Il sindacato nazionale autonomo lavoratori interviene sulla grave carenza di personale infermieristico e degli operatori socio sanitari all’ospedale di Cosenza.
COSENZA – E’ una sanità sempre più in crisi, e la situazione sull’ospedale di Cosenza è diventata cronicizzata. Ad alzare il tono questa volta è Antonio lento segretario regionale dello Snalv secondo cui da troppo tempo si assiste a questa situazione che oggi è una vera e propria emergenza cronicizzata: “Da mesi – spiega Lento – vengono adottati solo provvedimenti tampone con una gestione dell’emergenza nell’emergenza senza una soluzione stabile del problema. Addirittura – aggiunge Lento dello Snalv – dall’Unità operativa di Rianimazione dal 2016 al 2017 si sono registrati circa 540 ricoveri in più, che sicuramente ha portato il personale ad erogare una prestazione ridotta. Sarebbe necessaria un’immediata verifica ispettiva, delle autorità competenti, per prendere atto della veridicità di quanto si registra nel nosocomio cittadino, ovvero che in questo specifico reparto sono addirittura aumentati i casi di mortalità dal 35 al 40%”.
Antonio Lento è intervenuto per sottolineare carenze, criticità ed esigenze della struttura ospedaliera di Cosenza ai microfoni di Rlb
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La carenza di organico
Per Lento non è più possibile che nonostante la nota del Commissario ad Acta Ing. Scura del 16/11/2015 num. 341971 e comunicazione del 21/07/2017 num. prot. 205 da parte della Amministrazione Sanitaria il personale infermieristico di numerose U.O.C. è stato incaricato dalla dirigenza a svolgere attività di Coordinamento Infermieristico in maniera quasi del tutto “arbitraria”. La mancata applicazione della procedura Concorsuale per posti vacanti di Coordinamento ex. Art.10 CCNL o di regolamentazione del personale preposto a mansioni superiori di Coordinatore F.F. da parte di codesta Amministrazione grava in modo significativo nell’organizzazione delle attività assistenziali e dei costi nelle singole U.O.C. e U.O.S. Inoltre, in base alle continue segnalazioni che ci giungono, il personale che esegue attività di Coordinamento F.F. in modo “abusivo” non regolamentato, utilizza ore lavorative straordinarie attraverso l’utilizzo del contratto di accesso alle prestazioni aggiuntive senza effettuare vera attività di assistenza.
“Intendiamo evidenziare che vista la notevole carenza di personale infermieristico, il contratto di prestazioni aggiuntive è uno strumento che ha come obbiettivo quello di garantire la continuità e la qualità assistenziale, quindi il personale adibito a coordinatore F.F. deve essere urgentemente inserito nell’orario di lavoro turnista nelle singole Unità Operative di appartenenza al solo fine di garantire maggiore attività assistenziale visto l’inquadramento contrattuale di Collaboratore Professionale Infermiere cat. D. Provvederemo nei prossimi giorni ad inviare una nota al Direttore Generale dott. Achille Gentile al fine di far sospendere con urgenza tali attività, e lo invitiamo inoltre ad intervenire con solerzia su chi di consuetudine ordina le attività citate”.
