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Il Consiglio Regionale approva all’unanimità la legge sul Garante dei detenuti

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Dopo anni di attesa, anche la Calabria (tra le ultime regioni in Italia), avrà la legge istitutiva del garante dei diritti delle persone private della libertà personale

 

CATANZARO – “Bene il Consiglio Regionale della Calabria che all’unanimità, finalmente dopo anni di attesa, dà alla Calabria (tra le ultime regione in Italia a dotarsene) la legge istitutiva del garante dei diritti delle persone private della libertà personale. È quanto da anni chiedevamo come Radicali Nonviolenti denunciando – con le le nostre visite nelle carceri -, non solo condizioni di sovraffollamento, ma anche e soprattutto assenza di lavoro, di tutela della salute, e scarsità di attività di trattamento che rendono il Garante regionale una figura imprescindibile per la difesa dello Stato di diritto.” È quanto si apprende da una nota congiunta dei militanti del Partito Radicale Giuseppe Candido (segretario dell’associazione radicale nonviolente “Abolire la miseria – 19 maggio”) e Rocco Ruffa (tesoriere della stessa associazione e membro del comitato nazionale di “Radicali Italiani”).

Aggiungendo che: “Il garante è fondamentale in quanto figura indipendente dalla politica, dall’amministrazione penitenziaria (DAP) e dagli organi inquirenti e perciò in grado di poter cogliere – come è successo a noi – le tante violazioni del diritto alla salute e alle attività trattamentali volte al reinserimento sociale del detenuto (spesso lì in assenza di una sentenza di condanna definitiva) così come chiede la nostra Costituzione. L’appello che come Radicali facciamo a livello locale è che nella legislatura regionale corrente si giunga subito alla nomina del garante e all’avvio del funzionamento dell’osservatorio regionale”.
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