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Dal prossimo 31 marzo nascerà il Comune unico Corigliano-Rossano

fusione corigliano rossano

Lo ha stabilito nella seduta di ieri  il Consiglio regionale, che ha approvato la proposta di legge sull’istituzione del nuovo ente derivante dalla fusione dei Comuni di Corigliano e Rossano.

 

CATANZARO – Il testo, al primo punto dell’ordine del giorno dei lavori consiliari, è arrivato al termine di un iter che a ottobre scorso ha visto lo svolgimento di un referendum consultivo nei due Comuni coinvolti, referendum concluso in senso positivo alla fusione anche se con un’affluenza inferiore al 50%. “Il Consiglio regionale ha approvato una decisione storica – ha affermato il presidente dell’Assemblea di palazzo Tommaso Campanella, Nicola Irto – ovvero la fusione di Corigliano e Rossano, sostenuta largamente dalla volontà popolare che nei mesi scorsi era stata espressa dai cittadini mediante referendum, è adesso legge della Regione Calabria”. “Nasce la terza città della Calabria per numero di abitanti – ha aggiunto Irto -. Un nuovo grande polo urbano che darà più forza all’intera regione. La tendenza oggi diffusa e, per certi versi, ineludibile dal punto di vista istituzionale è quella di aggregare le entità amministrative territoriali, sia per far leva su economie di scala che garantiscono la sostenibilità dei servizi pubblici, sia per creare centri di attrattività sociale, economica e culturale. Sotto questo profilo, le potenzialità del comune di Corigliano-Rossano sono enormi. Bisogna fare massa critica per guardare al futuro con ambizione e coraggio: il Consiglio regionale, attraverso la fusione oggi approvata, ha dimostrato di saper governare nel migliore dei modi un delicato processo di riforma istituzionale”.

A illustrare la proposta di legge e’ stato il consigliere regionale del gruppo “Oliverio Presidente”, Franco Sergio, presidente della prima commissione “Affari istituzionali e generali”, che ha presentato alcuni emendamenti “in pieno accordo con il presidente della Regione, Mario Oliverio”: tra gli emendamenti, c’e’ anche quello che prevede la costituzione di un Comitato, composto anche dai due sindaci uscenti, che affianchera’ il commissario governativo chiamato a gestire la fase di transizione fino all’insediamento del nuovo Comune Corigliano-Rossano. Si tratta – ha aggiunto Sergio – di una fusione frutto della volonta’ e dello sforzo dei due territori e che va nella direzione di quanto previsto e incentivato anche a livello nazionale. E’ uno storico risultato, che si raggiunge nonostante molte resistenze e molti tentativi di allungamento dei tempi. E devo ringraziare l’ex consigliere Giuseppe Graziano che ha dato forte impulso a questo provvedimento”.

Il presidente della Regione, Mario Oliverio nel suo intervento ha parlato di “sfida impegnativa e inedita, che coinvolge tutti a partire da oggi. La nuova citta’ Corigliano-Rossano dovra’ essere realizzare una nuova dimensione urbana e la fusione non dev’essere vista come un atto meramente burocratico. Noi comunque – ha affermato il governatore – stiamo passando dalle parole ai fatti, come dimostra la consegna dei lavori per il nuovo ospedale della Sibaritide che abbiamo attuato ieri vincendo la sfiducia generale. E quest’area rientrera’ anche nel disegno complessivo che si delineera’ con la Zes di Gioia Tauro”. Oliverio ha quindi osservato: “Comprendo alcune perplessita’ ma spesso questi atteggiamenti determinano un ingessamento dei percorsi, e nel caso della fusione tra Corigliano e Rossano l’espressione della volonta’ popolare ha aperto una fase inarrestabile. E’ necessario – ha sostenuto il presidente della Giunta un accompagnamento e un sostegno alle comunita’ locali, e la Regione sta lavorando in questo senso, con l’obiettivo di realizzare un percorso virtuoso e di evitare l’approssimazione e il saccheggio degli incarichi.

Nei prossimi giorni le linee e il quadro di riferimento per la costruzione della nuova citta’ Corigliano-Rossano

“Questa proposta di legge ha un grande valore, perche’ e’ un atto di superamento dei localismi e delle contrapposizioni deteriori e puo’ essere un traino per tutte le istituzioni locali calabresi. Per questo – ha concluso Oliverio, che ha ringraziato il vicepresidente Viscomi per l’impegno su questo testo – da qui lanciamo un appello a tutte le forze vive della Sibaritide di dare un contributo alla crescita di quell’area e dell’intera Calabria. Oggi il consiglio regionale approva un atto storico destinato ad avere implicazioni notevoli per lo sviluppo della Calabria”. Il consigliere regionale del gruppo misto, Mimmo Tallini, ha infine criticato il governatore Oliverio perche’ – ha affermato – “non ha ringraziato l’opposizione che consente di tenere il numero legale in aula, avrebbe dovuto avere piu’ sensibilita’ nel momento in cui parla di giornata storica”.

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