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Autorità regionale trasporti, Guccione: “Ennesimo carrozzone dei soliti noti”

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“È una vera e propria vergogna. Si era detto di porre un freno agli sprechi, invece oggi rischiamo di trasformare Art-Cal nell’ennesimo carrozzone”

COSENZA – “Ieri in Consiglio regionale era sul punto di essere approvata la modifica legislativa alla legge regionale del 31 dicembre 2015 in tema di Trasporto pubblico locale. Con la scusa di intervenire nell’organizzazione di Art-Cal (l’Autorità regionale dei trasporti) si andavano a incrementare le spese di finanziamento dell’Ente attraverso l’attribuzione di un’indennità al presidente e al vicepresidente di Art-Cal e l’assunzione di personale per avere una propria dotazione organica in aggiunta ai dipendenti regionali in distacco funzionale.” Questo ciò che dichiara Carlo Guccione, consigliere regionale Pd. “Questa proposta – continua – trasformerà Art-Cal in un vero e proprio carrozzone, ritornando a riformare Fondazioni che in passato hanno dilapidato importanti risorse del bilancio regionale e dei fondi comunitari. Si ritorna dunque al passato, a quanto pare si predica bene e razzola male.

La modifica legislativa non farebbe altro che aumentare le spese di gestione di Art-Cal. Al momento sono già previsti 300mila euro all’anno per i rimborsi spesa e gli emolumenti dei Revisori dei Conti. A questi soldi oggi si andrebbero ad aggiungere altri 590 mila euro all’anno per le indennità dei vertici di Art-Cal e le nuove assunzioni, facendo arrivare ad oltre 900mila euro le spese di funzionamento e gestione di questo organismo. È una vera e propria vergogna. Si era detto di porre un freno agli sprechi, ne abbiamo discusso più volte in consiglio regionale, invece oggi rischiamo di trasformare Art-Cal nell’ennesimo carrozzone. Come si sa nella nostra Regione questo è il primo passo per arrivare a trasformare l’Ente in un vero e proprio spreco, frutto di clientele e di sperpero di denaro pubblico. Ecco perché, per non votare contro questo provvedimento, ieri ho deciso dunque di abbandonare l’aula.”

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