Sarà la project manager Anna Laura Orrico la candidata di Cosenza per il Movimento Cinque Stelle al collegio uninominale. Per la cofondatrice di Talent Garden sarà la sua prima esperienza politica.
Anna Laura Orrico ha 37 anni ed è co-fondatrice del primo spazio di co-working del Sud Italia, il Talent Garden. Candidata alla Camera dal Movimento Cinquestelle per il collegio uninominale di Cosenza, è laureata in Scienze politiche, ed ha al suo attivo anche la realizzazione del progetto “Giovani&futuro comune” una business competition che vede protagonisti gli istituti superiori della Calabria invitati a costituire dei team ed a proporre il recupero e la valorizzazione di un bene comune, al fine di generare utilità sociale ed economica. Per quanto riguarda il programma elettorale, la Orrico ha abbracciato svariati temi nell’intervista rilasciata a Quicosenza.it.
L’immigrazione: “gestita male, non è stata praticata l’accoglienza ma la reclusione”
Io sono molto fortunata – ha dichiarato Anna Laura Orrico – sul tema immigrazione, perchè Laura Ferrara, la nostra europarlamentare, è relatrice al Parlamento Europeo sul tema dell’immigrazione. Quindi sono molto fortunata perchè ho un importante riferimento, una persona che sta studiando tanto la materia e che, per quella parte di programma del Movimento 5 Stelle, sta lavorando tanto. Intanto dico quello che penso su come, finora, è stata gestita l’immigrazione nel nostro paese: è stata gestita male. Perchè invece di praticare una politica dell’accoglienza, è stata praticata una politica della reclusione di queste persone all’interno dei cosiddetti centri di accoglienza e poi queste persone sono state, mi permetto di dire e mi assumo la responsabilità di quello che dico, deportate in altre zone dell’Italia e quando possibile dell’Europa.
“L’Unione Europea deve assumersi la responsabilità, per passare dal ‘problema’ alla ‘risorsa’ immigrazione'”
“Ho conosciuto e ho imparato a conoscere la cultura dei grandi laghi e so che, tanti africani, sono dotati di un’immensa ricchezza umana e culturale e la nostra società si potrebbe arricchire di questo loro patrimonio. In fondo noi, nei secoli precedenti abbiamo sfruttato e continuiamo a sfruttare, l’Africa. Quindi io dico passiamo dal ‘problema’ immigrazione alla ‘risorsa’ immigrazione. Gestiamo gli immigrati insieme con l’Europa. Perchè non è giusto che l’Italia, solo perchè è un paese che confina e sta dentro il Mediterrano, debba subire l’ondata degli immigrati. E infatti il programma dei 5 Stelle vuole rivedere i trattati bilaterali con i singoli paesi dell’Unione Europea e il trattato di Dublino in generale, che riguarda la tematica dell’immigrazione. Perchè questi immigrati devono essere gestiti, non deportati. Bisogna vedere chi realmente ha diritto all’asilo politico, chi realmente sta scappando, chi rischia di essere ammazzato; chi emigra nel nostro paese per motivi economici, capiamo chi è, qual è la sua storia, il suo curriculum; capiamo dove vuole andare, perchè magari l’Italia è solo un paese di passaggio per molti”.
“Ai miei coetanei: siate tolleranti, nessuno viene in Italia per togliere lavoro”
E io dico, ai miei coetanei innanzitutto, di essere tolleranti; perchè nessuno viene in Italia per togliere il lavoro. Il lavoro c’è, bisogna saperselo creare, perchè è questo oggi il mondo. Non esiste più il posto fisso. E’ una chimera che non ci possiamo più raccontare, perchè il mito del posto fisso, non solo non esiste più, ma è anche fallito. A cosa ci ha portato? Ad una Pubblica Amministrazione completamente bloccata, perchè la gente si annoia a fare sempre lo stesso lavoro. Allora dico proviamo ad essere creativi, perchè noi italiani siamo il popolo più creativo del mondo. Abbiamo il 60% del patrimonio culturale mondiale, ma non è che si è fatto da solo, lo abbiamo creato noi italiani. Lavoriamo di talento e di creatività, perchè gli immigrati non ci vogliono rubare il lavoro. Loro cercano una speranza che noi gli abbiamo tolto con le scellerate politiche colonialiste di secoli fa ed anche le politiche estere ed economiche che facciamo verso questi paesi. Perchè, non ci dimentichiamo, che quello che abbiamo nei nostri cellulari, viene dalle miniere del Congo dove lavorano bambini, che vengono sfruttati. E allora mettiamoci una mano sulla coscienza, anzi sul cuore e ragioniamo. Perchè la sicurezza nelle nostre strade, non la fa la presenza degli immigrati, ma come noi trattiamo gli immigrati. Perchè se una persona la tratti male, come fosse un numero e non come un essere umano, cosa vuoi aspettarti da quella persona?”.
ASCOLTA L’AUDIO INTEGRALE dell’intervista ad Anna Laura Orrico
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La Sanità? “via le clientele e le sacche di potere che non c’entrano con la salute”
Ambiente: “riprendiamo in mano il territorio”
Ultimo, ma non per questo meno importante, tema toccato dalla candidata è l’attenzione all’ambiente. “C’è una cosa che io dico sempre ai giovani – ha concluso Anna Laura Orrico – con cui lavoro, faccio formazione: alzarsi la mattina e osservare quello che hanno intorno; perchè la Calabria è una miniera di patrimoni ambientali. Dal Pollino fino all’Aspromonte, dalle Serre alla Costa degli Dei, alla Costa Viola, il Tirreno cosentino nella parte del Nord, così come il Sud. Perchè questa terra è stata violentata. La Calabria è diventata il buco nero dell’Italia, dal punto di vista ambientale, sociale e culturale. Le mafie, in primis la ‘ndrangheta, la cattiva politica quella collusa; perchè poi di tutte l’erbe non bisogna fare un fascio; perchè ci sono anche belle espressioni della politica locale, che fanno il loro lavoro e lo fanno bene; hanno reso questa terra (e anche certa classe imprenditoriale, perchè poi anche gli imprenditori ci dobbiamo assumere responsabilità quando le cose non vanno bene, perchè anche noi siamo classe dirigente), hanno ridotto la Calabria ad una discarica. L’ambiente è una faccenda molto delicata e anche qui ci vuole tanto aiuto dalla società civile e da quella parte di Stato, come la Magistratura, quella di un certo livello; perchè è una tematica sulla quale si rischiano di pestare tutta una serie di piedi. Io mi augurerei di poter trasmettere alle giovani generazioni la possibilità di riprendersi in mano il territorio, di accudirlo perchè la Calabria è la regione più bella d’Italia e del mondo.”
