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Intervista a Franco Corbelli – Liberi e Uguali: “immigrazione, serve rispetto della dignità” (AUDIO)

corbelli franco politiche 2018

Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, scende in campo alla prossima competizione elettorale del 4 marzo per Liberi e Uguali, nel collegio senatoriale uninominale di Cosenza.

 

Il candidato Corbelli, che corre con il partito di Piero Grasso ha scelto Liberi e Uguali perchè “c’è una condivisione totale per quelle che sono le battaglie che porto avanti da oltre 30 anni sul tema dei diritti civili , del lavoro, dei diritti della persona. Era il partito, forse l’unico che potevo accettare per questa competizione elettorale, perchè credo che se riusciremo in questa impresa veramente storica, noi potremo dare più forza alle nostre battaglie e iniziative umanitarie e questo è il partito ideale per sostenermi”. “Sono in questo partito da indipendente perchè la mia storia non appartiene e non apparterrà mai a nessun partito. Ma questo partito per la storia dei suoi componenti, è in grado di rappresentare le istanze dei lavoratori, del mondo della scuola, le istanze sociali che riguardano tutti. Cosa che ha completamente disatteso il partito di Renzi perchè non è più partito ‘democratico’ come è noto“.
 

Immigrazione: “Non si può obbligare un solo paese, come l’Italia, ad accogliere un popolo di disperati”

 
“La posizione di Liberi e Uguali e di Diritti Civili è a tutti nota. Il rispetto di queste persone – ha spiegato Corbelli nell’intervista rilasciata a Quicosenza.it – che rischiano la vita per cercare un mondo migliore. Noi abbiamo il dovere di aiutarli ma questo non vuol dire non chiedere a loro il rispetto delle regole e non significa lasciare da sola l’Italia. E’ un problema che va affrontato a livello europeo e che ci sia la possibilità di questa gente, ma concretamente, di essere aiutata e di evitare che possano esserci con le traversate nel Mediterraneo queste stragi. Siamo per un accoglienza giusta, nei limiti del possibile, ma per il rispetto sacro e doveroso della dignità e della vita di queste persone”.
 
“Per l’immigrazione non viene fatto abbastanza e la cronaca ci dice che non tutto è stato fatto come si doveva fare. L’immigrazione è stata spesso oggetto di interesse, e questa è una cosa ignobile. Ecco io mi auguro che si guardi a questo fenomeno e problema epocale con grande senso di responsabilità. L’immigrazione non deve essere considerata un business ma un problema da affrontare con impegno e rispetto di queste persone. Sino ad oggi non è stato così”. Sui rapporti con l’Europa, Corbelli sottolinea: “Non si può obbligare un solo paese, come l’Italia, ad accogliere tutto questo popolo di disperati e bisogna rivedere, con il trattato di Dublino e con tutte le leggi che sono state fatte anni addietro, e che oggi alla luce di qeusta emergenza epocale vanno riformulate, rimodulate. Se questo popolo venisse distribuito a livello europeo, non ci sarebbe il problema ma se questa situazione viene lasciata solo in mano all’Italia diventa una emergenza”.
 

La sanità: “vorrei istituire la figura del Garante della Salute”

 
Io credo che il problema della sanità dovrà essere una delle priorità e lo sarà sicuramente per Liberi e Uguali. Lo è stato come priorità per Diritti Civili. Se eletto al Parlamento la prima cosa che farò è imporrò il Garante della Salute al servizio dei cittadini. L’istituzione è importante perchè i cittadini avranno un riferimento per quelle lista d’attesa infinite, per quei ricoveri che non ci sono, per scongiurare casi di malasanità. Mi batterò per questo e sarà il primo passo. E poi le strutture, che non vanno depotenziate.
 

ASCOLTA L’AUDIO INTEGRALE dell’intervista a Franco Corbelli
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La sicurezza:  “le forze dell’ordine devono essere messe nelle condizioni di operare”

 
Dobbiamo vederlo come baluardo per la legalità del nostro Paese ma bisogna anche mettere le forze dell’ordine nelle condizioni di operare con maggiore sicurezza e pensando alle condizioni di grande disagio in cui sono costretti. Se pensiamo alla retribuzione, è una cosa veramente ignobile, per chi rischia la vita. Io non faccio promesse io sono per i fatti, e per i diritti che vanno rispettati. Io non posso rinnegare la mia storia garantista, ma nel rispetto dell’operato della magistratura. Questo baluardo di legalità, magistratura e forze dell’ordine va salvaguardato ma non rinnegando i nostri principi e difendendo i diritti.
 

Lavoro e disoccupazione: “basta creare nuovi precari”

 
Di certo non vogliamo ancora creare nuovi precari e non saremo mai per far aumentare il precariato. Saremo per il ripristino dell’articolo 18 perchè non si può pensare di licenziare anche un operaio, una persona adulta, dalla sera alla mattina, magari vicina alla pensione: è una cosa ingiusta e antidemocratica. Bisogna pensare anche che ereditiamo la legge Fornero che ha creato drammi nelle famiglie. E credo che una delle prime battaglie che porterò in Parlamento è questa: dare certezze alle persone per quanto riguarda la loro pensione e pensare che una delle emergenze del nostro Paese sono i giovani e il lavoro da dare a loro. Non ho la presunzione di pensare di risolvere i problemi ma il mio contributo andrà in questa direzione”.
 
“Bisogna partire da una serie di incentivi: all’occupazione, per le imprese anche per le famiglie. Questa dovrà essere la linea da cui partire. In una realtà come la nostra, la Calabria, dove il tasso di disoccupazione è alle stelle, bisogna anche in questo caso, che le politiche tengano conto delle diverse realtà territoriali. Individuare delle aree dove intervenire con forza e determinazione. Ritengo che si debba dare priorità a chi non ha un lavoro, e soprattutto sostenere le piccole e medie imprese che sono quelle che lavorano, creano occupazione e in regioni come la nostra sono il vero motore dell’economia”.
 
“Sui finanziamenti, l’importante è non sprecare ed essere certi che poi quel finanziamento (anche fondo perduto) produca sul piano dell’economia. dell’occupazione e sul piano industriale, ritengo che anche un finanziamento a fondo perduto sia da valutare positivamente. Non devono essere concessi alla cieca, ma controllati e verificati. Questo per sostenere le imprese che hanno bisogno, ma non regalando soldi o finanziamenti a pioggia perchè questa è una politica che non ha mai prodotto nulla ed ha creato sprechi e ruberie”.

Le famiglie: “Una politica seria non c’è mai stata”

 
“Io credo – spiega Corbelli – che una politica seria per le famiglie nel nostro Paese non c’è mai stata. Guardiamo alle famiglie e pensiamo alle promesse: reddito di inclusione ecc…. Queste sono iniziative dal sapore elettorale fatto non a caso alla vigilia delle elezioni. Il mio impegno concreto è di portare in Parlamento un’iniziativa che tenga conto della realtà di ogni famiglia nel senso valutare i disoccupati di una famiglia, il reddito e intervenire concretamente. Altrimenti si rischia di dare finanziamenti a pioggia a persone e famiglie che non ne hanno bisogno. Ci vuole un’iniziativa che tenga conto del reale bisogno delle famiglie. Una famiglia ad esempio, ha tre giovani disoccupati, dobbiamo fare in modo di farne assumere uno. Certo non è un discorso semplice da realizzare ma se parliamo di uguaglianza sociale questo è un punto da cui partire. Giustizia ed eguaglianza sociale”.
 
 
 

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