Lista delle più evidenti ed eclatanti candidature borderline
COSENZA – Un elenco, sicuramente non esaustivo, per far luce sulle ambiguità di alcuni candidati in lizza per le prossime elezioni politiche del 2018.
PARTITO DEMOCRATICO – + EUROPA – INSIEME – CIVICA POPOLARE: Bruno Censore deputato in carica, candidato alla Camera nel collegio uninominale di Vibo Valentia risulta imputato nel processo Rimborsopoli per i presunti illeciti nella gestione dei rimborsi ai gruppi consiliari del Consiglio regionale della Calabria. Gli imputati, tra i quali appaiono anche altri tre parlamentari (Demetrio Battaglia, Ferdinando Aiello e Giovanni Bilardi) avrebbero utilizzato le somme destinate ai gruppi consiliari regionali per farsi rimborsare spese di ogni genere e per nulla legate al ruolo istituzionale: viaggi, gioielli, cene, telefoni cellulari, tablet ed altre spese di carattere privato.
PARTITO DEMOCRATICO – + EUROPA – INSIEME – CIVICA POPOLARE: Antonio Scalzo ex presidente del Consiglio regionale, candidato al Senato nel collegio uninominale di Corigliano risulta imputato nel processo Rimborsopoli per i presunti illeciti nella gestione dei rimborsi ai gruppi consiliari del Consiglio regionale della Calabria. Alla sua nomina per la presidenza del Consiglio nel gennaio 2015 si era opposta Forza Nuova Calabria ricordando che all’atto del suo insediamento fosse appena stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Catanzaro per presunti illeciti compiuti nella gestione dell’Arpacal ai tempi in cui lo stesso era direttore scientifico dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale.
PARTITO DEMOCRATICO: Enza Bruno Bossio deputato in carica, candidata alla Camera nel collegio proporzionale Calabria nord. E’ uscita indenne dall’inchiesta Tesi sui miliardi di lire e milioni di euro destinati a creare posti di lavoro in Calabria nel settore informatico e invece svaniti nel nulla (in cui fu indagata con il marito) e dalla vicenda Valle Crati. Il suo consorte, Nicola Adamo, dopo la prescrizione nel processo Eolo risulta ancora imputato nell’affaire Rimborsopoli sui presunti illeciti nella gestione dei rimborsi ai gruppi consiliari del Consiglio regionale.
PARTITO DEMOCRATICO – + EUROPA – INSIEME – CIVICA POPOLARE: Ferdinando Aiello, deputato in carica, candidato alla Camera nel collegio uninominale di Corigliano. Rinviato a giudizio nel processo sui rimborsi elettorali con l’accusa di peculato, fu sottoposto ad un sequestro preventivo di beni annullato nei mesi scorsi dalla Cassazione. Tra le spese ritenute ‘anomale’ dalla Procura di Reggio Calabria carburante, viaggi, soggiorni, pasti, materiale informatico ed utenze telefoniche, elettriche e gas di un immobile a Rogliano intestato alla madre del deputato. La struttura, secondo la difesa, veniva utilizzata da Aiello per le sue attività politiche.
PARTITO DEMOCRATICO – + EUROPA – INSIEME – CIVICA POPOLARE: Giacomo Mancini, candidato alla Camera nel collegio uninominale di Cosenza. Nipote dell’omonimo politico cosentino dopo aver iniziato la sua carriera tra le fila dei socialisti nel 2008, migra al centrodestra candidandosi l’anno successivo alle elezioni del parlamento europeo con il Popolo della Libertà. Assessore al Bilancio della Regione Calabria con la giunta Scopelliti si ricandida alle regionali con Forza Italia. Il paradosso, legittimo, anche se poco comprensibile è che se non riuscirà ad entrare alla Camera con la candidatura del centrosinistra potrebbe però entrare nel Consiglio regionale con il centrodestra (qualora l’attuale consigliere regionale Fausto Orsomarso in corsa con Fratelli D’Italia dovesse essere eletto) in quanto primo dei non eletti del Popolo delle Libertà.
PARTITO DEMOCRATICO: Maria Carmela Lanzetta, ex Ministro per gli affari regionali e le autonomie, candidata al Senato nel collegio plurinominale. Ex Sindaco di Monasterace dal 2006 al 2013 risulta indagata dalla Procura di Locri insieme ad altre 21 persone nell’inchiesta che riguarda il depuratore consortile Ellera di Camini. Si tratta di una struttura costata tre milioni e mezzo di euro, mai entrata in funzione o collegata con le reti fognarie dei centri urbani che avrebbe dovuto depurare (Camini, Monasterace e Stilo). Nel 2014 invece dopo essere stata denunciata nel 2012 per abuso d’ufficio in merito ad quattro appalti affidati nel Comune di Monasterace (tra cui uno per l’illuminazione pubblica da 230mila euro), la Procura di Locri archiviò il caso pochi giorni dopo la sua nomina alla carica di ministro.
PARTITO DEMOCRATICO: Nicodemo Oliverio, deputato in carica, candidato alla Camera nel collegio plurinominale Calabria Nord. Il noto politico calabrese in lizza per riconfermare il proprio seggio risulta essere accusato insieme ad altre 14 persone a Roma per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale aggravata in un processo sugli immobili della Democrazia Cristiana. Si tratta dell’inchiesta sulla ‘scomparsa’ di 120 proprietà tra appartamenti, palazzi e circoli di partito svenduti in giro d’affari fatto, secondo la pubblica accusa, di prestanomi e trucchi contabili.
In foto: immagine operazione Erga Omnes su rimborsi consiliari
LEGGI ANCHE
Elezioni 2018, i candidati meno limpidi del centrodestra tra imputati e ‘ambigui’
