E’ scattata alle prime luci dell’alba un’operazione dei Carabinieri e della Guardia di finanza di Firenze nei confronti di numerosi soggetti ritenuti in affari con la ‘ndrangheta. Nell’operazione “Martingala” sono stati eseguiti 27 fermi in Calabria e sequestrate 51 imprese
REGGIO CALABRIA – Doppio blitz all’alba contro la ‘ndrangheta per l’esecuzione, in totale, di 41 arresti tra la Toscana e la Calabria. Nel dettaglio, 14 persone sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Firenze: 11 in carcere e 3 ai domiciliari per accuse che comprendono, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, estorsione, sequestro di persona, usura, riciclaggio ed autoriciclaggio, abusiva attività’ finanziaria, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di valori, aggravati del metodo mafioso. Oltre agli arresti, carabinieri e Guardia di finanza di Firenze, nell’operazione da loro chiamata ‘Vello d’Oro’, hanno anche sequestrato di imprese, beni immobili e disponibilità’ finanziarie, in Italia ed all’estero.
VIDEO OPERAZIONE “MARTINGALA”
Le indagini hanno messo un luce che le aziende impegnate nei settori più diversi, erano tutte considerate espressione diretta dei clan della ‘ndrangheta del reggino con a capo imprenditori di “fiducia” che operavano non solo in Toscana, Calabria e in tutta Italia ma anche all’estero, sopratutto slovacche e nei Balcani. Gli inquirenti hanno anche accertato che molti affari venivano concentrati in Gran Bretagna dove era più facile bypassare le norme di diritto commerciale. Aziende che operavano nella grande distribuzione ma anche nelle costruzioni, nell’acciaio e persino negli appalti pubblici.
Nel blitz calabrese, con l’operazione denominata “Martingala” e coordinata dal procuratore vicario Gaetano Paci, sono 27 le persone colpite da un provvedimento di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria per associazione mafiosa, riciclaggio, autoriciclaggio, reimpiego di denaro, beni e utilità’ di provenienza illecita, usura, esercizio abusivo dell’attività’ finanziaria, trasferimento fraudolento di valori, frode fiscale, associazione a delinquere finalizzata all’emissione di false fatturazioni, reati fallimentari ed altro. Personale della Dia e del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria hanno sequestrato beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 100 milioni di euro.
“Molti degli affari e dei soldi della ‘ndrangheta si spostavano in Toscana attraverso imprenditori collusi, i quali hanno coperto sostanzialmente i proventi delle attività criminose frodando il fisco attraverso false fatturazioni. Queste le prime dichiarazione del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho sul maxi blitz di questa mattina e rilasciato al Gr1. Altri imprenditori, invece, sopratutto quelli in difficoltà, ottenevano dall’organizzazione criminale prestiti ad usura. Ed anche questi finivano per essere in qualche modo coperti da quelle stesse fatture“.
