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VIDEO – Operazione “All Ideas” contro il traffico di droga, i nomi dei 15 arrestati

Operazione All Ideas2

Blitz dei carabinieri all’alba per l’esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Gip su richiesta della Dda, nei confronti di 15 persone

 

CATANZARO – Ancora una volta Catanzaro nel mirino delle forze dell’ordine per quanto concerne un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di droga. Quindici persone, sono state raggiunte da altrettante ordinanze cautelari perché ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso e detenzione illegale di armi e munizioni.

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L’attività investigativa, condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Catanzaro dell’Arma, ha permesso di disarticolare un potente sodalizio criminale operante nella zona sud del capoluogo. L’operazione denominata “All Ideas” condotta dai carabinieri di Catanzaro, ha permesso di fermare l’attività criminale di un importante sodalizio malavitoso presente in città. In particolare i familiari e sodali di Marcello Amato, condannato per l’omicidio, sarebbero ritenuti a vario titolo i responsabili di un importante mercato della cocaina nel capoluogo calabrese.

Le indagini partite da un omicidio

E’ scaturita dalle indagini sull’omicidio di Alessandro Morelli, avvenuto il 6 novembre 2014, l’operazione “All Ideas” con la quale i carabinieri hanno stroncato un imponente spaccio di droga a Catanzaro. Quindici le persone destinatarie di misure restrittive, sette delle quali in carcere, altrettante agli arresti domiciliari e una con obbligo di dimora. Gli indagati, tra cui cinque donne, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, aggravata dalla disponibilita’ di armi e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Le accuse sono di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso e detenzione illegale di armi e munizioni.

 

L’attivita’ investigativa, condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Catanzaro, ha permesso di disarticolare un’organizzazione criminale operante nella zona sud della citta’. L’ordinanza di custodia cautelare prevede sette persone in carcere, sette agli arresti domiciliari e una con obbligo di dimora. Gli indagati, tra cui cinque donne, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, aggravata dalla disponibilita’ di armi e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Il provvedimento eseguito oggi e’ scaturito da un’indagine  dopo l’arresto in flagranza di Marcello Amato, considerato il capo dell’organizzazione, avvenuto il 6 novembre 2014, per l’omicidio ai danni di Alessandro Morelli.

 

In particolare, dopo il delitto i militari hanno avviato una serie di attivita’ di intercettazioni telefoniche e ambientali, grazie alle quali e’ stato possibile non solo acquisire ulteriori elementi sull’omicidio, ma anche accertare il coinvolgimento dell’autore del delitto e di numerosi altri personaggi, legati tra loro da vincoli di parentela, rispetto ad un fiorente spaccio di sostanza stupefacente, soprattutto cocaina. Il contenuto criptico delle intercettazioni, insieme alle dichiarazioni degli acquirenti della sostanza stupefacente, sottoposti a controlli nel corso delle indagini, ha consentito di ricostruire diversi episodi di compravendita di cocaina, con un contesto associativo a conduzione prettamente familiare, fortemente radicato sul territorio (in particolare nel quartiere “Pistoia” di Catanzaro) e coperto da un consolidato clima di omerta’.

 

Nonostante l’ostilita’ sociale che caratterizza l’area, le attivita’ investigative hanno permesso di disarticolare il sodalizio, riconoscere le principali piazze di spaccio, alcune delle quali note per la massiccia presenza di persone di etnia rom e costantemente presidiate da “vedette” dell’organizzazione (quartieri Pistoia, Santa Maria e Catanzaro Lido), individuare due distinti canali di approvvigionamento (province di Vibo Valentia e Reggio Calabria) e rinvenire e sequestrare armi e munizioni, oltre a denaro contante e buoni fruttiferi per un valore complessivo di 330.000 euro, ritenuti provento dell’attivita’ di spaccio e sottoposti oggi a sequestro preventivo. Tra i destinatari del provvedimento figurano l’ideatore dell’organizzazione, Marcello Amato, i suoi tre diretti collaboratori e altre undici persone coinvolte nell’associazione dedita all’attivita’ di spaccio.

 

Lo spaccio affidato a minorenni

Gli spacciatori di droga appartenenti all’organizzazione sgominata affidavano la distribuzione della sostanza stupefacente a minori per eludere i controlli delle forze dell’ordine. È quanto é stato reso noto nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i particolari dell’operazione “All ideas”. “Una modalità di comportamento – ha detto il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla – che lascia intravedere inquietanti scenari di carattere sociale“. Secondo quanto sottolineato dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Catanzaro, il capitano Antonino Piccione, “sono state le donne del gruppo, che avevano un ruolo attivo nello spaccio, a consigliare di utilizzare i minori per l’occultamento delle sostanze”.

 

Secondo il Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri operazioni come quella odierna aiutano “l’opinione pubblica a sentirsi più sicura e rafforza il controllo del territorio”. “L’inchiesta – ha sottolineato il procuratore aggiunto Vincenzo Luberto – conferma che anche a Catanzaro la criminalità rom ha ormai conquistato spazi autonomi, con canali di approvvigionamento propri. Questi gruppi si sono ormai emancipati dal ruolo di meri spacciatori”. Secondo le risultanze investigative, l’organizzazione che é stata sgominata era attiva da circa vent’anni e pur avendo una base familiare era riuscita a mettere in piedi un traffico assai remunerativo. Infatti, come ha ricordato il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Marco Pecci, durante l’attività investigativa sono stati sequestrati oltre 300 mila euro occultati in alcuni pneumatici.

Le persone coinvolte nell’operazione “All Ideas”

Sette sono finite in carcere:

Carmine Amato inteso “Carminuzzo” 44 anni;
Damiano Amato, 32;

Marcello Amato (gia’ nel carcere di Avellino per altri reati) di 43;
Gianluca Bevilacqua, 36 anni;
Donato Bevilacqua, 43;
Fabio Buccino, 34;
Cosimo Morello, 57

Agli arresti domiciliari sono finiti:

Fiore Bevilacqua alias “U Muntanaru”, 70 anni;
Fabio Bevilacqua, 27;

Federica Caroleo, 25;
Anna Rosa Lagana’, 38;
Salvatore Lagana’, 87;
Eleonora Morelli, 36;
Annamaria Passalacqua, 33.

L’obbligo di dimora e’ stato disposto nei confronti di Fiorina Morello, 64 anni

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