Stasi: “invitiamo entrambe le amministrazioni a desistere rispetto a tentativi senza alcun senso se non quello di ‘aggiustare’ qualcuno prima di decadere”
ROSSANO (CS) – “È vero: siamo tutti un po’ distratti da questa surreale campagna elettorale e dal fatto che presto i due comuni lasceranno spazio alla città unica, così abbiamo l’impressione che qualcuno sia convinto, nelle ultime ore di mandato, di poter fare tutto ciò che vuole. Sono certo – si legge in una nota del consigliere Flavio Stasi, Gruppo Consiliare Rossano Pulita – infatti, che nelle prossime settimane ne vedremo delle belle: le “cambiali elettorali” sottoscritte per cinque anni di mandato scadranno molto prima e l’“autoconservazione della specie” imporrà ulteriori scelte temerarie ad una Amministrazione che, in due anni, ne ha già compiute parecchie. Di certo il tentativo di rifilare al nuovo comune un dirigente per 3 anni rientra in questa categoria, nonostante sia stato acclarato che la durata dell’incarico dirigenziale conferito con il cosiddetto “110” è vincolata al mandato del Sindaco, e quindi terminerà a fine marzo: una questione che stiamo affrontando insieme ad altri gruppi consiliari di opposizione e sulla quale abbiamo interessato tanto la Corte dei Conti quanto la Procura della Repubblica.
Ancora oggi parte di quei lavoratori aspettano delle risposte concrete dall’Amministrazione mentre non è per nulla chiaro il destino della manutenzione del verde, al momento affidato all’improvvisazione e che ci ha già regalato lo spot indimenticabile di una città profondamente indecorosa fino ad estate inoltrata. Pensavo che nulla avrebbe potuto peggiorare ulteriormente il giudizio per una gestione politico-amministrativa tanto catastrofica, ed invece ho dovuto ricrederemi. Indovinate, con una pseudo-selezione su invito, a chi fu affidato il servizio dopo le gare andate deserte? Ad una cooperativa che dopo qualche mese, a seguito delle operazioni contro la criminalità organizzata effettuate sul territorio, avrebbe ricevuto l’interdittiva antimafia, ovvero quel procedimento cautelare che impedisce alle aziende in odore di “cosca” di lavorare con gli enti pubblici. Ottima scelta, non sbagliano un colpo! Si badi bene, giacchè si tende spesso a fare volutamente confusione: lungi da me accusare qualsivoglia amministratore di contiguità con certi ambienti, me ne guarderei bene anche perchè non sono un inquirente e ci tengo a non esserlo.
Sono però un Consigliere Comunale e di certo, dal punto di vista politico ed istituzionale, a seguito di una gestione generale dei servizi comunali tanto catastrofica ivi compreso il servizio di manutenzione del verde, questo elemento attesta una volta di più la totale inadeguatezza di una classe politica strutturalmente incapace di affrontare (figuriamoci di risolvere) i problemi della nostra comunità. Lo ribadiamo: vista l’attuale amministrazione, oggi come un anno fa riteniamo che un commissario, se non è detto che riesca a migliorare le cose, è improbabile che riesca a peggiorarle ed abbiamo l’urgenza di dare fiducia ad una classe dirigente nuova, coraggiosa e con le mani libere. A proposito: giacchè qualcuno, non avendo risposte politiche da offrire, immagina di poterci mettere a tacere con qualche querela per presunta diffamazione (la settimana scorsa ne ho ricevuta un’altra), invitiamo coloro che intendono procedere su questa strada a chiederci direttamente i testi dei comunicati: rivendichiamo pubblicamente ogni opinione espressa in questi mesi e non vediamo l’ora di argomentarli nelle sedi opportune.”
