Sciovia, ovovia e cabinovia ferme nonostante l’apertura, secondo gli annunci del governatore Mario Oliverio, fosse prevista nel week end. Trasporteranno oltre duemila persone l’ora
SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Una promessa, come tante, pronunciata in piena campagna elettorale e subito smentita. Si tratta dell’annuncio del governatore della Regione Calabria Mario Oliverio che martedì 27 febbraio, nel corso di un incontro all’Università della Calabria, ha affermato: “conclusa la procedura di collaudo sugli impianti di risalita a Lorica che spero saranno aperti per il fine settimana”. L’ennesimo brutto scherzo per l’immagine degli operatori turistici di Botte Donato che, a fatica, tra bob, tapis roulant, ciaspole e scuola di sci tentano di far decollare le proprie attività stagionali. Sciovia, ovovia e cabinovia, a distanza di quattro giorni dalla pomposa proclamazione del governatore Oliverio, restano ancora chiuse al pubblico. Il collaudo è terminato, a monte vi sono oltre tre metri e mezzo di neve, gli operai sono stati forniti dall’ARSSA (ente della regione Calabria) e Ferrovie della Calabria, ma tutto è fermo. La Lorica Ski nel 2017, dopo l’arresto del titolare, oggi in libertà, Giorgio Barbieri per associazione mafiosa e la morte di un operaio trentunenne nella seggiovia durante la fase di montaggio dei cestelli, ha rallentato i lavori. Dissequestrati gli impianti la società svizzera Bartholet Ropeways ha consegnato e istallato le ‘cabine’ che permetteranno di trasportare a monte oltre duemila persone l’ora: 500 sulla sciovia, 1200 sulla cabinovia e 1.617 sull’ovovia.
L’ammodernamento degli impianti è costato 16 milioni di euro. L’appalto è stato, come noto, oggetto delle ‘attenzioni’ della magistratura che ha acceso i riflettori sull‘influenza del clan Muto di Cetraro nei lavori del gruppo Barbieri (a Cosenza in piazza Bilotti, a Lorica con il Lorica Ski e a Scalea con il nuovo aeroporto) e sui rapporti dell’imprenditore insieme al suo collaboratore Longo con la cosca Morabito in alcuni lavori pubblici nel reggino. Ciò ha portato, per ora, a far decadere il contratto di project financing con l’azienda privata. Quando riapriranno gli impianti saranno quindi gestiti da due enti pubblici: ARSSA e Ferrovie della Calabria. Resta l’amaro in bocca delle famiglie, meno di una decina quelle presenti stamattina, che dopo aver letto l’annuncio del governatore sono partite alla volta di Lorica credendo di poter sciare finalmente su Botte Donato. A detta degli operatori che si trovano sul posto, gli impianti già da oggi si potevano far funzionare a pieno regime. Il problema pare sia di natura ‘burocratica’. Entro marted’, rassicurano, dovrebbe essere risolto.
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