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Agguato ad una coppia di amanti, donna di 48 anni uccisa con un colpo alla testa

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L’omicidio è stato compiuto ieri sera. Una coppia è stata raggiunta dai colpi di pistola mentre si trovava appartata in una zona isolata

 

REGGIO CALABRIA – Il fatto di sangue si è verificato ieri sera a Reggio Calabria. Era circa mezzanotte quando la coppia presa di mira dai killer si trovava appartata in auto nei pressi del torrente di Gallico, che hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco contro l’’autovettura. Demetrio Lo Giudice, reggino di 53 anni, arrestato dieci anni fa nell’operazione “Eremo” (poi assolto) è ritenuto elemento di spicco dell’omonima cosca di ‘ndrangheta attivo nel rione di san Giovannello. Già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, si trovava insieme a Fortunata Fortugno, reggina di 48 anni. I colpi hanno raggiunto l’uomo ad un braccio e la donna alla testa. Poi i malviventi sono fuggiti.

 

Inutile la corsa al pronto soccorso dell’Ospedale Riuniti da parte dell’uomo per salvare la vita alla donna che è arrivata senza vita al nosocomio. Immediato l’intervento del personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile, le Volanti e la Polizia Scientifica che si è recato sul posto per i rilievi e gli accertamenti del caso. Al momento nessuna ipotesi resta esclusa compresa quella del delitto consumato per motivi passionali. Le indagini sono condotte a 360 gradi dalla Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Reggio Calabria con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, finalizzate a ricostruire l’esatta dinamica del gesto ed individuare gli autori responsabili dell’efferato delitto.

 

Il sicario potrebbero avere sparato con l’intenzione di uccidere entrambi, senza avere un obiettivo privilegiato rispetto all’altro. E’ la sensazione che si coglie negli ambienti investigativi reggini. I diversi colpi di pistola, infatti, sono stati sparati contro la vettura all’interno della quale si trovavano i due e quindi potenzialmente in grado di ucciderli indistintamente. Al riguardo, Lo Giudice, sentito dagli investigatori, non è stato in grado di fornire particolari utili né a ricostruire la dinamica del fatto né a dare un nome agli assassini o all’assasino. Se a sparare sia stato uno solo o più d’uno, infatti, non è stato ancora accertato. Tra l’altro, sul luogo dell’omicidio non sarebbero stati rinvenuti bossoli. Le indagini della Squadra mobile di Reggio Calabria sono rivolte ora alla loro vita privata. Fortunata Fortugno faceva la sarta. La sua famiglia e quella del marito non sono legate ad ambienti criminali. Allo stato, sul movente, gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, vista la caratura criminale del ferito. L’uomo non è parente del collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice.

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