Ancora atti di crudeltà contro animali indifesi, uccisi nel peggiore e più doloroso e spietato dei modi. Avviate le procedure legali contro chi ha piazzato le esche
SANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) sezione provinciale di Cosenza e il nucleo di guardie eco-zoofile munite di decreto prefettizio con funzioni di PG in materia di animali esprimono profondo dolore e sgomento per i fatti avvenuti nella mattinata di sabato 14 marzo nel comune di Santa Sofia d’Epiro dove si è registrata una vera e propria strage di cani, una quindicina, eseguita con le esche avvelenate posizionate su proprietà private ma anche su territorio pubblico, da parte di alcuni cittadini del comune. La cosa è stata ovviamente e immediatamente denunciata presso gli organi competenti per reato penale in materia di uccisione di animali art.544 cp che citiamo testualmente “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.”
L’OIPA fa presente che saranno attuate tutte le procedure legali, oltre alle azioni di indagine delle GPG OIPA, tali da assicurare il colpevole alla giustizia. Si chiede ai cittadini del comune di Santa Sofia di voler riferire e informare qualsiasi situazione utile alle indagini degli inquirenti oltre al nucleo di GEZ OIPA. Si richiede inoltre al primo cittadino di attuare tutte le necessarie attività legate alla presenza di bocconi avvelenati sul territorio come imposto dal decreto ministeriale con pubblicazione avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale n. 165, Serie Generale, Ordinanza ministeriale “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” del 13 giugno 2016. Facciamo quindi appello alla coscienza di tutti, animalisti e non, affinchè cessino questi atti barbari ed efferati nei confronti di povere anime indifese.
