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Mareggiate sul Tirreno, Tansi: “nessuna onda anomala, situazione sotto controllo” (AUDIO)

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La perturbazione era stata prevista in anticipo ed il messaggio di allerta meteo, è arrivato puntuale scongiurando criticità più importanti. Il responsabile della protezione civile Carlo Tansi: “evento meteo che può capitare, ma nessuno tsunami o onda anomala”

 

COSENZA – Carlo Tansi, intervistato stamattina su Rlb per un aggiornamento sulla situazione mareggiate che hanno investito la costa tirrenica, in primo luogo ci tiene a rispondere alle “idiozie” diffuse sui social network e riguardanti una presunta “onda anomala” legata ad attività dello Stromboli o del Marsili, quale causa delle mareggiate di ieri mattina sulla fascia tirrenica cosentina e catanzarese “Niente di più falso. Si tratta di una normalissima mareggiata, più intensa del solito, legata a condizioni meteo. Fenomeni ciclici che si ripetono ad intervalli di tempo relativamente ampi: molti ricorderanno le violente mareggiate che hanno colpito la Calabria negli anni ’70-’80, che furono ben più violente di quelle registrate ieri”.

“Sulla bufala – dichiara Tansi – qualcuno che vuole scaricare responsabilità alla natura, ha messo in giro la voce di una eruzione dello Stromboli o del Marsili, che si caccia dal cilindro quando c’è qualcosa di inspiegabile. Ieri abbiamo visto una situazione certamente anomala, con onde alte e profonde, lunghe; e più sono lunghe e più arrivano nell’entroterra ma sono fenomeni meteo che si sono creati al largo del Tirreno. Onde molto lunghe arrivate fino alla costa. Sono fenomeni periodici che ogni tanto il Padre Eterno di ci ripropone. A noi tocca solo affrontarle nel modo migliore”.

 

Per quanto concerne le mareggiate “sono sempre associate al vento ed in questo caso c’è stata una situazione relativamente inusuale. Senza vento, si sono formate grandi onde. Abbiamo avuto nella giornata di ieri e di martedì il vento forte a largo del tirreno che ha generato onde più lunghe che sono arrivate qui sulla costa in assenza di vento. Aldilà di questo fenomeno l’allerta gialla, indica ai sindaci che comunque devono attivare una fase operativa d’attenzione e infatti, tutto ha funzionato”.

ASCOLTA L’INTERVISTA a Carlo Tansi

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La costa tirrenica, da Tortora a Falerna però, oggi fa la conta dei danni nonostante, spiega Tansi, la situazione sia sotto controllo: “Come era stato preannunciato dai nostri bollettini, già ieri in serata e nottata c’è stata una diminuzione dell’intensità del fenomeno. Oggi è tornato il vento ma non si prevedono picchi come ieri e la situazione è sotto controllo”.

L’abusivismo ed espansione edilizia ‘selvaggia’

Ma come è possibile che ad ogni mareggiata, il territorio antistante la costa subisca tali danni? La risposta è semplice, e anche nota: “negli ultimi 60 anni tutta la costa tirrenica, da Tortora a Reggio Calabria è arretrata in modo importante, da circa 100 metri a picchi di 250 metri. Se la costa fosse stata com’era negli anni ’50 e ’60 questi problemi non si sarebbero creati – spiega il responsabile della Protezione civile. – Questo arretramento è dovuto al fatto che i fiumi sono stati ristretti dall’espansione edilizia selvaggia e spesso abusiva e i fiumi non hanno più la forza di portare a mare il ‘detrito’ e poi diciamocelo fino all’ultimo. Molte delle case danneggiate dalle mareggiate sono case abusive”.

Le opere di prevenzione mai concluse o mai iniziate

“Sulla mancata prevenzione – ha spiegato Tansi – abbiamo opere progettate 5 anni fa, che ancora non sono partite. Se cinque anni fa avevamo un progetto su un tratto di costa, in cinque anni quello stesso progetto in quel punto non ha più efficacia”.

Le criticità maggiori dopo le mareggiate di ieri

“Si registrano a Nocera Terinese, Gizzeria, Acquappesa e Cetraro. A Nocera Terinese per esempio, le onde importanti hanno bloccato alla foce il deflusso dei fiumi e di alcuni scarichi. Si è creata una sorta di barriera che ha allagato tutta la parte a monte delle foci dei fiumi principali. Ora comunque la situazione d’emergenza, gestita nel modo esemplare da parte dei sindaci, è sotto controllo. Non ci sono situazioni di rischio per le persone e le cose. Siamo sul posto da ieri ed abbiamo attivato decine di unità di personale; stiamo lavorando con le idrovore (pompe che sollevano l’acqua dalle zone allagate) e abbiamo installato le torri-faro, lampade che illuminano a giorno le zone più colpite per monitorarle nel corso della notte. La situazione sta rientrando”.

 

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