San Vito. Due auto appartenente ad un parente di un pregiudicato e non solo. Non vi è dubbio che sia un messaggio. Rinvenuta bottiglia e benzina
COSENZA – Qualcosa si muove, troppo anche. Gli avvertimenti fioccano, ma anche l’azione di contrasto delle forze dell’ordine. Un momento che vive la città bruzia di gole profonde, riassetti, paure e timori da parte degli affiliati ai vari clan di non arrivare a vedere la luce del nuovo giorno. Di certo gli investigatori indagano a raggio ampio per decifrare i messaggi che si inviano da clan a clan o tra affiliati stessi. Come l’ultimo in ordine di tempo successo nella notte appena trascorsa nel quartiere di San Vito. Intorno alle quattro del mattino, il boato ha svegliato i residenti, oppure chi era di guardia ha dato l’allarme.
Due macchine date alle fiamme in via Alfonso Rendano. Sul posto sono giunti nell’immediatezza i vigili del fuoco del comando provinciale di Cosenza e i militari dell’aliquota radiomobile del Norm della compagnia cittadina diretta dal capitano Passaquieti. Le operazioni di spegnimento sono state rapide, ma il fuoco all’arrivo dei soccorsi aveva già divorato una delle due autovetture parcheggiate vicino ad un muro di un palazzo, anche questo danneggiato, quasi certamente l’abitazione della proprietaria dei veicoli, una Smart Mercedes e una Fiat 500. Delle due la Smart è andata distrutta, mentre l’altra, dove si presume sia stato innescato l’incendio è seriamente danneggiata nella parte anteriore. Da un primo sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco le fiamme hanno origine dalla presenza di liquido infiammabile. Accanto alle due macchine è stata ritrovata una bottiglia di plastica contenente all’interno tracce di benzina.
