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La storia di Cecilia Farago’, l’ultima fattucchiera calabrese, è diventata un film

isabel

La Farago’, nata nel 1712 a Zagarise, in provincia di Catanzaro, ma trasferitasi nella vicina Soveria Simeri dopo il matrimonio con Lorenzo Gareri, fu al centro dell’ultimo processo per stregoneria in Italia.

 

CATANZARO- Accusata ingiustamente di stregoneria, era stata dapprima processata ed assolta alla Regia Udienza di Catanzaro. Ma i canonici che l’accusarono non si arresero, riuscendo a portare il processo a Napoli. Il processo si svolse nel 1770 presso la Corte Regia partenopea. Difesa dal giovane avvocato catanzarese Giuseppe Raffaelli, Cecilia Farago’ fu assolta e risarcita per la calunnia e l’ingiusta detenzione. I registi e sceneggiatori Eugenio Attanasio e Davide Cosco hanno affidato alla bella attrice bulgara Isabel Russinova il ruolo di magara nell’interpretazione della Farago’, una donna complessa, misteriosa, ribelle ed intrigante ma capace di lottare strenuamente contro un’ingiustizia e contro le regole dell’epoca. La vittoria di Cecilia fu la vittoria di tutti sul pregiudizio: quello fu l’ultimo processo per Maleficium del Regno delle Due Sicilie, che dopo abolì il reato. Solo lo studio e la conoscenza accendono i lumi della ragione: conoscere i propri diritti ci aiuta a vincere le battaglie per conquistarli. Come fece Cecilia, che vinse ma morì comunque sola e senza averi: pagò comunque una condanna sociale, figlia della mentalità ancora non matura dell’epoca. La Calabria si rendeva protagonista di un momento storico assolutamente unico ed estremamente affascinante.

 

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