Il blitz è scattato questa mattina per l’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di 4 ragazzi, di età compresa tra i 22 e i 32 anni. Le indagini partite dalla disperata denuncia di una mamma
REGGIO CALABRIA – I quattro sono stati fermati tra San Pietro di Caridà, nel reggino, e Dinami nel vibonese, dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro. Si tratta di Luciano Franzese, 26 anni di San Pietro di Caridà, che è sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari insieme a Rocco Franzese, di 29. gli altri due soggetti invece sono stati rintracciati a Dinami e sono R.S. 32enne e F.C., 22 anni, anch’egli di Dinami ed entrambi sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Le accuse nei confronti dei quatro sono di concorso in detenzione finalizzata allo spaccio ed in cessione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana. Il provvedimento cautelare giunge all’esito di una mirata attività d’indagine condotta, tra i mesi di luglio e agosto 2017, dalla Stazione Carabinieri di Serrata (Rc), nel corso della quale è stato possibile documentare ed accertare, mediante servizi di osservazione e pedinamento, con il supporto di attività tecnica, numerose cessioni di marijuana nei confronti di giovani del luogo.
Le indagini hanno preso il via alla fine del mese di luglio 2017 quando la madre di un ragazzo di San Pietro di Caridà si era presentata presso la Stazione Carabinieri di Serrata per denunciare una grave situazione di disagio riferita allo stato di salute del proprio figlio il quale, ormai da oltre tre anni, era divenuto assuntore di marijuana, con effetti piuttosto evidenti sui suoi comportamenti. L’attività d’indagine, ha consentito di accertare come il giovane assuntore avesse più volte minacciato, e talvolta anche aggredito violentemente, i propri familiari allo scopo di impossessarsi di alcuni beni, quali monili in oro ed anelli, che avrebbe successivamente venduto per pagare i debiti contratti con gli indagati, suoi spacciatori per l’acquisto della droga.
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Partite le indagini in pochissimo tempo i carabinieri sono riusciti a ricostruire la rete di spacciatori che nel tempo avrebbero venduto la marijuana al giovane assuntore ed ad altri ragazzi del posto. Contestualmente i militari sono riusciti a porre fine all’escalation di comportamenti violenti commessi dal giovane assuntore a carico del quale, il 19 marzo scorso, in ottemperanza ad un’ordinanza emessa dal Tribunale di Palmi – Ufficio GIP, i Carabinieri della Stazione di Serrata avevano dato esecuzione ad una misura di sicurezza detentiva, con collocamento in una comunità terapeutica riabilitativa, perché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni aggravate. I destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari, al termine degli adempimenti di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni e posti a disposizione dell’A.G. in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
