Una storia di buona sanità, quella che ha visto protagonisti i medici dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme che hanno salvato la vita a un bambino di tre anni
LAMEZIA TERME – Il piccolo era arrivato nel pomeriggio di lunedì scorso, giorno di Pasquetta, al Pronto Soccorso del nosocomio lametino per uno stato di disidratazione e per una sospetta infezione delle vie respiratorie. I medici dell’ospedale lametino sono intervenuti in assenza di un reparto di cardiochirurgia pediatrica in Calabria. A darne notizie Antonio Gallucci, direttore sanitario POU che ha espresso soddisfazione nei confronti di tutti gli operatori coinvolti per l’eccellente professionalita’ dimostrata.
La storia
“Arrivato in Pronto Soccorso – spiega una nota dell’Asp – il bimbo ha trovato la dottoressa Maria Crisalli che ha disposto la radiografia del torace. Dall’esito dell’esame radiologico e’ stato riscontrato un versamento pleurico a sinistra ed una polmonite a destra. Il Pronto soccorsodi Lamezia, una volta accertato il grave quadro clinico del bambino, supportato anche dall’esame radiologico, ha richiesto subito la consulenza specialistica della Pediatria. Ad intervenire e’ stata la dottoressa Elisabetta Mercuri, la quale, dopo aver visitato il bambino, oltre a confermare quanto gia’ riscontrato ha individuato anche un problema cardiaco che l’ha indotta a chiedere immediatamente la consulenza della Cardiologia. Ad affiancare i sanitari e’ stata questa volta la dottoressa Loredana A. Torchia che, una volta riscontrato un problema cardiaco serio, ha disposto un’ecocardiografia che e’ stata subito effettuata dal dottore Pasquale Pelaggi.
A questo punto, continua la nota, “l’anestesista Marcello Mura ha chiamato il dottore Pelaggi e insieme, non avendo altra alternativa, hanno deciso di procedere al drenaggio nell’ospedale di Lamezia Terme, anche perche’, pur con l’ausilio dell’elisoccorso, non ci sarebbe stato il tempo di trasferire altrove il piccolo paziente. I sanitari, coadiuvati anche dall’anestesista Gabriele Bilotta, hanno cosi’ proceduto all’intervento in anestesia attraverso guida ecografica fino ad arrivare con l’ago ad un centimetro dalla parete del cuore, riuscendo a drenare circa 500ml di liquido. Fase operativa che ha consentito al bambino di superare la fase di criticita’, iniziare ad ossigenarsi e mettersi in salvo. Stabilizzate le condizioni e ormai fuori pericolo di vita il piccolo paziente, tramite il 118, e’ stato immediatamente accompagnato in aeroporto dal dottore Mura e dal dottore Enzo Siniscalchi del 118, da dove con l’elisoccorso e’ stato trasferito in Sicilia. Ora si trova ricoverato nell’Ospedale di cardiochirurgia pediatrica San Vincenzo di Taormina, in quanto in Calabria non esistono delle strutture di cardiochirurgia dedicate ai pazienti pediatrici”. Il Direttore Generale ha manifestato l’apprezzamento per il Personale Medico e Infermieristico dell’Ospedale di Lamezia Terme “che, con un corale lavoro di gruppo, ha salvato una vita umana in tenera età”.
