Processo Apocalisse, manifesti al tribunale: avvocati “barboni” e pentiti inattendibili (FOTO)
Deborah Furlano
Un risveglio ed un inizio settimana movimentato per il Tribunale di Cosenza completamente tappezzato di manifesti “infamanti” sull’andamento del processo Apocalisse
COSENZA – “Processo Apocalisse – 17 maggio 2018 – ore 11.00 – concorso formazione pentiti – Corte d’Assise”; questo il testo del manifesto affisso e trovato questa mattina in tutta l’area del Palazzo di Giustizia e relativo al processo Apocalisse che, nelle ultime udienze ha visto una serie di atteggiamenti da parte degli imputati che “raccontano” rabbia, timori, rivalse.
Nelle ultime udienze in cinque hanno revocato i propri legali difensori, tra cui lo stesso Marco Perna. Successivamente in cinque hanno chiesto scusa al Collegio giudicante chiedendo la rinomina degli stessi avvocati tranne che in due casi. Ma il fatto eclatante sarebbe stata la richiesta di acquisizione agli atti di un plico voluminoso, sembrerebbe scottante, proprio da parte di uno degli imputati che, nel corso dell’ultima udienza, ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Nel plico sarebbero riportate telefonate e altro materiale in cui si proverebbe la non attendibilità del collaboratore di giustizia Pellicori. Quest’ultimo sempre nel corso dell’ udienza avrebbe ribadito la sua ferma volontà di continuare la collaborazione con la giustizia.
Oggi la sorpresa dell’affissione selvaggia: il volantino lasciato affisso anche ai bar nei pressi del Tribunale e sotto le redazioni di alcune testate giornalistiche della città in cui si informa che nella prossima udienza del 17 maggio, del processo Apocalisse, ci sarà l’ennesimo concorso di formazione per pentiti. A corredo un altro manifesto in cui si attacca la difesa degli avvocati definiti “barboni”. Un atto questo, sicuramente da condannare e punire. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della polizia giudiziaria dei vigili urbani, i poliziotti della scientifica della polizia di Stato e della Digos. Adesso saranno visionati i filmati del circuito di videosorveglianza del Tribunale per identificare gli autori che avrebbero agito poco prima della mezzanotte di ieri.