La strada collegherà Sibari e Roseto Capo Spulico. Proteste e fischi all’arrivo del presidente della Regione Calabria e del dirigente Anas
CASSANO ALLO JONIO (CS) – Un miliardo e 330 milioni per 38 chilometri di strada. Il terzo Macrolotto Sibari – Roseto Capo Spulico della 106 ionica studiato per creare un collegamento veloce con il Corridoio Adriatico è stato presentato questa mattina nella sala convegni del Museo Archelogico di Sibari. Oltre al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio ad illustrare il progetto erano presenti l’amministratore delegato Anas, Gianni Vittorio Armani, ed il presidente di Sirjo scpa contraente generale che realizzerà i lavori, Pietro Mario Gianvecchio. Il progetto prevede la realizzazione di due lotti: il primo, da Sibari allo svincolo di Trebisacce; il secondo da Trebisacce a Roseto Capo Spulico. I lavori, che comporteranno l’apertura di quattro cantieri, dureranno sei anni e mezzo. Il presidente della Sirjo scpa ha però assicurato che verrà impiegata manodopera locale. Ad accogliere i relatori sono stati i fischi dei manifestanti, circa cinquanta persone della rete Raspa (Rete Autonoma Sibaritide Pollino in Autotutela), che hanno protestato davanti al Museo Archeologico denunciando come l’opera distruggerà permanentemente l’ambiente, il paesaggio e calpesterà ben 500 ettari di terreno già coltivato e produttivo. Incurante di ciò l’amministratore delegato Anas dopo un breve confronto fuori dalla sala convegni con il presidente dell’Associazione Basta Vittime sulla SS 106 Fabio Pugliese ha annunciato che i lavori, già finanziati (anche se c’e’ ancora una delibera del Cipe che deve essere pubblicata), inizieranno entro la fine dell’anno. Le attività relative al primo lotto, per un finanziamento di 285 milioni di euro da Sibari allo svincolo di Trebisacce, sono state già avviate con le procedure di esproprio e immissione in possesso dei terreni; per quanto attiene, al secondo lotto, da Trebisacce a Roseto, sono in corso le attività di perfezionamento degli elaborati progettuali, a seguito delle ultime prescrizioni del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici.
LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA
“E’ una giornata particolarmente importante. Non facciamo annunci, parte il cantiere di una grande opera – ha detto il presidente Oliverio – E’ stato un lavoro complesso aver portato a termine le procedure per l’inizio di questa infrastruttura, progettata sin dal 2007, la cui gara d’appalto e’ stata fatta nel 2011, che si era incagliata nella burocrazia e nelle procedure. Abbiamo lavorato perche’ si portasse a buon fine un investimento significativo per la nostra regione che consente non solo di ammodernare l’infrastruttura di area della nostra regione, ma di
Problemi di miglioramento del progetto saranno ulteriormente recepiti – ha sottolineato Oliverio – L’opera ha un contraente generale di grande esperienza; l’infrastruttura, tassello fondamentale del corridoio ionico sul quale prestiamo grande attenzione, dovra’ avere ricadute sul territorio, per il sistema delle imprese per l’occupazione. Partono i lavori preliminari della verifica di ordigni bellici, dell’eventuale sminamento e degli espropri sono gia’ in atto e quindi diciamo di aver portato quest’opera a buon fine. Tutto – ha rimarcato Oliverio – dovra’ essere fatto rispettando il principio della legalita’. Riteniamo sia necessario alzare l’asticella dell’attenzione, della trasparenza. Non e’ un caso che noi abbiamo proposto un protocollo di legalita’, con la Prefettura, la Regione, l’Anas ed il contraente generale, perche’ noi abbiamo bisogno che le opere vadano avanti con la massima trasparenza possibile e che ci siano ricadute dal punto di vista occupazionale, che ci saranno e saranno importanti, e anche per il sistema delle imprese. Imprese pulite, che in Calabria ci sono, di qualita’ e competenti. Tra le opere compensative – ha messo in evidenza infine Oliverio – abbiamo posto un importante intervento per il sito archeologico di Sibari: 14 milioni di euro, che dovranno essere utilizzati rapidamente ai fini della valorizzazione di una eccellenza. Non facciamo alcuna promessa, ma annunciamo l’avvio dei lavori del terzo macrolotto cui progettazione è stata avviata circa 20 anni fa”.
L’ASSOCIAZIONE BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106 ‘BLOCCA’ IL DIRIGENTE ANAS
Il Presidente dell’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 Fabio Pugliese, oggi a Sibari, ha avuto modo di incontrare personalmente l’Amministratore Delegato di Anas – Gruppo FS Italiane Gianni Vittorio Armani a cui ha consegnato un documento. Nel documento Pugliese chiede ad Armani due impegni: il primo è quello di mettere in sicurezza urgentemente tutti quei tratti di S.S.106 che presentano una carreggiata larga circa 5 metri, senza alcuna misure di protezione laterale (guardrail), prive di banchina laterale rimasta più o meno
Pugliese chiede ad Armani di ricordare le condizioni in cui versa la S.S.106 quando occorrerà predisporre i prossimi contratti di programma ed i piani pluriennali di investimento di Anas Spa. “Riesca finalmente ad invertire questa anomala tendenza a non investire in infrastrutture al Sud e, soprattutto, in Calabria. Sia l’interprete di una nuova visione più giusta, più umana e lungimirante e diventi l’artefice di un vero cambiamento per questo Paese partendo dalla Calabria e dalla necessità di realizzare infrastrutture che mancano e che sono ormai l’unica speranza per questa terra” scrive Pugliese. “Vogliamo una S.S.106 sicura. È necessaria averla al più presto per evitare che altre persone perdano la vita! Insieme ad una S.S.106 più sicura vogliamo e pretendiamo anche una Nuova e Moderna S.S.106 anche a Sud di Sibari. Ecco perché, con questa missiva, – conclude Pugliese – credo sia giusto e corretto informarLa che c’è una richiesta di cambiamento, una richiesta di diritti legittimi che i cittadini chiedono e pretendono ma c’è anche una diffida nei confronti di chi non investe sulla S.S.106 per garantire sicurezza o di chi, ancora peggio, quando sono previsti investimenti sulla famigerata “strada della morte”, utilizza queste risorse per effettuare investimenti inutili e, spesso, dannosi e peggiorativi”.
LE RASSICURAZIONI DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO ANAS
“Finalmente si parte. Un cantiere che ha avuto una gestazione lunghissima. Sono passati oltre vent’anni da quando il progetto e’ stato discusso e finalmente si parte con i cantieri”. Lo ha detto Gianni Vittorio Armani. “Si tratta – ha spiegato poi Armani – di un itinerario fondamentale per il Sud e per il Paese, che complessivamente completa 150 chilometri di strada a quattro corsie gia’ realizzata. Questo mette in connessione la ionica con il porto di Taranto e con l’autostrada del Mediterraneo. E’ una viabilita’ strategica complessivamente per la Calabria e per il sud, e finalmente questi 38 chilometri vengono a completare tutta la direttrice. C’e’ in corso la Firmo – Sibari – ha aggiunto l’amministratore delegato di Anas – che adesso stiamo realizzando, che completa la connessione. Il territorio calabrese in generale e’ molto complesso sia dal punto di vista orografico, per le pendenze, le gallerie ed i viadotti che devono essere costruiti, che da quello geologico. Il progetto è quello uscito fuori dalle conferenze dei servizi e risponde a tutte le limitazioni e i vincoli ambientali che sono stati richiesti e su cui è stata data risposta. Grande è stato l’investimento per rendere compatibile il progetto ai vincoli ambientali. E’ un investimento ambientale enorme – ha concluso – che risponde alla tutela del territorio e delle bellezze della Calabria e dell’Italia in generale. Siamo a testimoniare il fatto che dopo un lavoro portato avanti i cantieri possono partire”. Altro appuntamento, sempre, con il presidente Oliverio e l’amministratore delegato Anas Armani si terrà nel pomeriggio nella Cittadella regionale per presentare il nuovo collegamentotra Crotone e Simeri Crichi in variante all’attuale sito.
LE DENUNCE DEI MANIFESTANTI IN PROTESTA
Circa cinquanta persone hanno accolto con fischi e slogan i relatori della presentazione del terzo Macrolotto. Gli attivisti della rete Raspa si dicono contrari al progetto. La presentazione è stata da loro definita “l’ennesimo teatrino dei miracoli inutili”. “L’opera – denunciano in una nota – dicono sarà un’opportunità di lavoro per tutti e toglierà dall’isolamento geografico e sociale un intero territorio che finalmente potrà ottenere benefici in termini turistici e commerciali. A questo progetto e a tutte le motivazioni addotte per valorizzarlo, noi cittadini dell’alto Ionio cosentino
Non ci serve un’opera che, visto l’iter interminabile che sta seguendo e le perplessità che ha suscitato in quasi tutte le istituzioni di controllo, rischia di rimanere incompleta. Non ci serve lavoro a orologeria e concesso come merce di scambio e di ricatto sociale per poter accettare i danni permanenti conseguenti alla realizzazione della strada. Non ci serve pagare 38 km di strada 1.400.000.000 di euro e dimenticare che basterebbe una cifra molto meno ingente per rinnovare la mobilità di tutta la fascia ionica. Sappiamo bene cosa serve all’alto Ionio: serve una strada sicura (sin da subito!), una strada che venga raddoppiata, laddove possibile, lungo il tracciato esistente, permettendo di non sabotare evidenze e pregi naturalistici e culturali; serve manutenzione (e in alcuni casi ripristino) della viabilità interna e rurale; serve sviluppare intermodalità dei trasporti e quindi strade interconnesse e pensate assieme a ferrovie, porti e aeroporti; serve lavoro stabile e legato a progettualità che inseguono le reali vocazioni agricole, turistico-commerciali e culturali del nostro territorio. Esprimiamo il più grande e sonoro dissenso in occasione di questa presentazione-truffa”. Nel corso della manifestazione è stato ricordato come ad oggi i lavori per la bretella tra l’A2 e la 106, la SS 534, ha già accumulato 14 mesi di ritardo nel compimento dei lavori.
IL PARERE DEGLI AGRICOLTORI
I vertici di Cia – Agricoltori Italiani Calabria Nord si dicono favorevoli alla realizzazione del progetto del terzo macrolotto S.S.106 Roseto Capo Spulico-Sibari affinché garantisca un migliore e necessario collegamento tra le città di Catanzaro e Crotone agevolando la viabilità e un opportuno sviluppo del territorio, ma con delle perplessità. “Chiediamo convintamente al Governo centrale e regionale di intervenire per limitare i danni all’agricoltura, all’ambiente e alle produzioni che potrebbero essere compromesse se i lavori dovessero raggiungere terreni di produzione agricola” hanno affermato il presidente e il direttore della Cia Calabria Nord Luca Pignataro e Davide Vena. Alla presentazione del progetto previsto per oggi era presente anche una nutrita rappresentanza della Cia con i suoi associati. La Cia Calabria Nord, rammentano Pignataro e Vena, è ben radicata sul territorio della sibaritide per tale ragione l’interesse in quella zona diventa fondamentale. “Siamo disponibili ad un tavolo di confronto tra le istituzioni per dare il nostro contributo e cercare di vedere insieme, soluzioni adatte a quanto si dovrà fare” hanno affermato Luca Pignataro e Davide Vena.
