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Santa Teresa, sagrato invaso da vomito, alcol, urina

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La movida del sabato sera continua a lasciare tracce nel quartiere dei locali notturni. A farne le spese i residenti e i parrocchiani di una delle chiese più frequentate della città bruzia

 

COSENZA – Ancora problemi per i parrocchiani di Santa Teresa. Questa mattina nell’andare alla messa domenicale tante le lamentele dei genitori per lo spettacolo offerto in prima visione sul sagrato della chiesa. Vomito, alcol e un puzzo tremendo misto ad urina con tanto di formiche che gozzovigliavano “al pranzo domenicale”. Come se non bastasse vetri di presumibili bottiglie rotte, tanti cocci di vetro sparsi sui gradini, un pericolo per i tanti bambini che si accingevano a salire le scale del sagrato per entrare in chiesa. Eppure ci sono le ordinanze del primo cittadino che vietano bottiglie di vetro. Ma la sorveglianza è sempre di meno, i giovani sono cani sciolti e del rispetto per le cose e le persone non se ne parla. Il risultato si vede il giorno dopo sul sagrato della Chiesa.

Ci vorrebbe più educazione civica, ma anche questa ormai è una chimera. Rimane un problema che persiste ormai da anni e contro il quale i residenti del quartiere hanno lottato con carte del Tribunale alle mani. Ma il problema rimane. La Movida è bella, i giovani sono belli e i locali pieni sono belli nel momento in cui c’è civiltà e rispetto. Qualcuno dovrebbe prendere provvedimenti. Si parla tanto di prevenzione, di percezione della sicurezza ma la situazione a Santa Teresa continua a non cambiare. Forse si attende che qualcuno armato di “santa volontà” e un bastone, finita la pazienza si faccia giustizia da solo perchè nessuno prima si è impegnato a mantenere l’ordine. Poi forse, scoppiato il dramma qualcuno si alzerà dalla sedia e proverà a mettere un po’ di ordine, sempre troppo tardi.

 

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