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Democrazia e cittadini, il Centro studi Pasquale Perugini torna a dar voce alla città

copertina perugini

Riprende l’attività dell’associazione che negli anni ha favorito il dibattito politico-culturale sui temi di maggiore  attualità connessi allo sviluppo della Calabria

 

COSENZA – Il Centro Calabrese Documentazione e studi è stato fondato nel 1979 dal Sen. Pasquale Perugini,  uno dei maggiori protagonisti della vita politica calabrese. Esponente della Democrazia Cristiana , segretario provinciale, regionale e  consigliere nazionale del partito . Presidente dell’ARSSA, Consigliere regionale, Assessore  all’agricoltura e Presidente della Giunta,  Deputato e Senatore della Repubblica.  Scopo dell’associazione culturale è stato sempre quello  di favorire il dibattito politico-culturale sui temi di maggiore  attualità connessi allo sviluppo della Regione Calabria. Alla morte del  fondatore, nel 1996, il centro studi ha preso il suo nome, divenendo: Centro Calabrese Documentazione e Studi Sen. Pasquale Perugini. Successivamente, nel 2003, è stato eletto presidente e lo è tuttora l’avv. Pietro Perugini.

Nel corso degli anni sono stati organizzati numerosi incontri con la partecipazione di esponenti del mondo delle professioni, delle istituzioni e dell’ Università. L’attività sociale è stata, pertanto,  sempre caratterizzata dall’aspirazione di elaborare concrete  soluzioni dei tanti problemi regionali e non di svolgere una mera convegnistica fine a se stessa. In particolare, si possono ricordare i convegni sull’utilizzazione delle acque; sul recupero del centro storico cosentino; sulla difesa dell’ambiente; sull’energia; sulla sicurezza; sul sistema creditizio; sull’Europa; sullo sviluppo dell’occupazione; sulla sicurezza e la legalità; sui tempi e le opportunità delle donne; e tanti altri. L’ultimo, in ordine di tempo, quello sul referendum costituzionale del 2016.

 

La volontà del presidente Pietro Perugini (in foto) è quella ora di riprendere l’attività sociale dell’associazione  proprio in un momento di forte crisi della politica e della partecipazione dei cittadini alla vita culturale. I partiti, ormai di tipo personale, a parere di Pietro Perugini,  non aggregano più sulla base di idee e di proposte e pertanto non promuovono momenti di partecipazione e di confronto dei cittadini sui temi amministrativi e culturali che riguardano lo sviluppo dei territori amministrati. Spesso il consenso , nei partiti personali,  per Pietro Perugini ,si forma in maniera occasionale, in previsione delle scadenze elettorali e non è il risultato di un percorso di partecipazione e di adesione formatosi nel tempo.

I centri studi, conclude Perugini, con la loro attività possono, quindi, colmare  questo deficit di democrazia , per fare in modo di stimolare la partecipazione   dei cittadini, specialmente delle nuove generazioni, alla vita politica locale e nazionale. In questa ottica e con questi obiettivi il presidente del Centro Studi  Pietro Perugini promuoverà nel mese di maggio   una riunione del direttivo e dell’assemblea dei soci per elaborare con decisione un articolato programma di incontri e di dibattiti sugli argomenti di maggiore attualità di politica locale e nazionale.

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