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Nessuno vuole diventare sindaco, elezioni rinviate non solo in Calabria

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San Luca non sarebbe un caso isolato, diversi i comuni italiani in cui mancano i candidati alla carica di primo cittadino

 

ROMA – “Nell’elenco dei Comuni che andranno al voto il 10 giugno 2018 mancheranno sette paesi che pure avrebbero bisogno di eleggere un sindaco. Sette paesi in cui non si è trovato nessuno disponibile a candidarsi. Sette paesi in cui un momento democratico fondamentale è rinviato, sospeso. Se questo succede, e succede al Sud, ma anche al Nord, soprattutto nei centri più piccoli, in cui i sindaci sono più esposti e meno tutelati, un problema esiste ed è il caso che tutte le istituzioni se ne prendano carico”. Lo sottolinea Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani).

 

Le elezioni sono rinviate di un anno per mancanza di aspiranti sindaci a Rodero, in provincia di Como, Austis, Ortueri e Sarule, in provincia di Nuoro, a Magomadas, in provincia di Oristano, a Putifigari in provincia di Sassari, e a San Luca, in provincia di Reggio Calabria. “In alcuni Comuni a spaventare sono le minacce della criminalità organizzata – rileva Decaro – in altri le pressioni sono di natura diversa. In tutti i casi fare il sindaco è un mestiere difficile che costringe a scontrarsi con ostacoli burocratici che rallentano e complicano ulteriormente l’azione amministrativa, a tutto danno dei cittadini; a far conto con poche risorse e molti obblighi, con una miriade di scelte scomode, impopolari e a volte rischiose, come dimostra l’alto numero di amministratori minacciati.

 

Un quadro che consente di comprendere perché a volte candidarsi può essere un atto di eroismo. Bene ha fatto Klaus Davi – aggiunge il presidente Anci – a proporsi a San Luca, nella Locride, per provare a colmare un vuoto che si ripete a ogni scadenza elettorale da tre anni. Un segnale, un tentativo di richiamare l’attenzione, di far emergere il problema. Bene fanno ogni giorno tutti i miei colleghi che resistono, che non mollano, che dimostrano coraggio, che continuano a rappresentare il primo presidio delle istituzioni per le loro comunità. Da presidente dell’Anci, ma soprattutto da sindaco, ben consapevole di quanto difficile possa essere questo nostro bellissimo mestiere, sono vicino e solidale con tutti loro”.

 

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