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Operazione “corto circuito”, sequestrato materiale elettrico contraffatto e pericoloso

GUARDIA FINANZA 19

L’operazione “corto circuito” è stata eseguita dalla Guardia di Finanza. Scoperto e sequestrato materiale elettrico contraffatto e potenzialmente pericoloso. Se immessi sul mercato, i prodotti avrebbero fruttato un ricavo stimato in circa 87.000,00 euro.

 

LAMEZIA TERME – Le fiamme gialle lametine, nell’ambito delle azioni di contrasto finalizzate alla repressione degli illeciti che incidono sul regolare funzionamento del mercato e dell’economia, ingannando di fatto i consumatori finali ha scoperto una schiera di commercianti, tutti di etnia cinese, che immettevano sul mercato materiale elettrico contraffatto, fedele riproduzione di quello prodotto da una nota industria italiana del settore.

Il bilancio dell’operazione, denominata “corto circuito”, ha permesso di porre sotto sequestro 28.970 oggetti contraffatti (tra interruttori, prese elettriche e tv, “placche” di varie dimensioni e colore, ecc.) e di denunciare penalmente quattro persone fisiche, titolari delle attivita’ commerciali presso le quali venivano commercializzati  illecitamente i prodotti, nel circondario di Lamezia e a Catanzaro. Imilitari si sarebbero finti avventori di esercizi commerciali, ispezionando la merce esposta nei negozi al fine di individuare eventuali illeciti commerciali, scoprendo come il materiale elettrico incriminato costituiva la fedele riproduzione di quello commerciato da notoria azienda italiana. Dopo aver immediatamente chiesto e ottenuto una perizia di spedizione sui materiali, sono riusciti a confermare la contraffazione e hanno proceduto al sequestro della merce ed alla denuncia dei responsabili. Se immessi sul mercato, i prodotti avrebbero fruttato un ricavo stimato in circa 87.000,00 euro.

Danno ai produttori e pericolo per i consumatori

Le fiamme gialle ricordano che la commercializzazione di oggetti con marchi contraffatti produce un notevole danno non solo ai produttori dei beni “originali” – che spesso profondono ingenti investimenti finanziari, finalizzati a migliorare i prodotti –, ma anche ai consumatori finali dei beni. Questi ultimi, infatti, non solo avranno acquistato un prodotto che, nella stragrande maggioranza dei casi, e’ qualitativamente scadente, ma, come in questo caso, avranno esposto a rischi anche la loro incolumita’ trattandosi di materiali che vengono installati in impianti elettrici. Infine, tali materiali potrebbero essere anche facile tentazione per qualche impiantista “poco corretto”, che potrebbe indurre in errore un cliente installando materiali scambiandoli per prodotti di qualità.

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