Un progetto per realizzare una struttura finalizzata ad accogliere le gravi disabilità, intitolata “Domus Nadia” che sorgerà presso la ex sede della caserma dei carabinieri di Rende
RENDE (CS) – Il sindaco di Rende Marcello Manna, con deliberazione della Giunta Comunale numero 200 del 14.11.2016, conferì l’incarico a titolo gratuito di collaborazione per le tematiche sulle disabilità alla signora Nadia Mondera, per la durata di due anni, rinnovabili ai sensi di legge, a decorrere dalla data di sottoscrizione. Nadia è, dunque una collaboratrice del Comune di Rende per le tematiche sulle disabilità gravi. “Questo incarico è il più importante tra tutti quelli assegnati in questi anni” confessa ancora emozionato il sindaco Marcello Manna. Nadia Mondera, collaboratrice del Comune, è affetta da Sla. Da più di dieci anni è costretta a vivere a letto ma nonostante la malattia non ha mai perso la voglia di prodigarsi per il suo territorio e per una reale inclusione dei disabili.
All’incontro erano presenti anche il sindaco di Castrolibero Giovanni Greco, il delegato alla Sanità della Regione Franco Pacenza, il consigliere regionale Orlandino Greco, l’assessora alle Politiche Sociali Annamaria Artese e il consigliere comunale Marco Greco, entrambi del Comune di Rende. L’Amministrazione Manna continua a mantenere l’attenzione alta sulla tematica in questione e, dopo aver presentato alla Regione Calabria un importante progetto distrettuale di cui Rende è il comune capofila, per la realizzazione di una struttura finalizzata ad accogliere le gravi disabilità, intitolata “Domus Nadia” che sorgerà presso la ex sede della caserma dei carabinieri di Rende, dà la massima disponibilità per la realizzazione di un presidio sanitario nel territorio di Rende. A tal proposito, oggi pomeriggio, il sindaco Manna e il presidente del consiglio Mario Rausa, riceveranno nella casa comunale, il sindaco di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo e il presidente del consiglio Gerardo Molinaro per preparare un protocollo d’intesa tra i due Comuni, considerato che l’area individuata per la realizzazione del polo sanitario è quella in cui ha sede l’Università della Calabria.
