Il Procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo, descrive la scena terrificante dei momenti dell’esplosione: “ringraziamo Dio perchè non ci sono state vittime”
COSENZA – Dopo l’arresto di Gianfranco Parise, 62 anni, ritenuto il mandante dell’esplosione del suo stesso bar nei pressi di piazza Bilotti e del tentativo di incendio in via Aceto, il procuratore di Cosenza sottolinea come la vicenda, nonostante questo primo step, “non si è risolta in modo completo, manca ancora qualche tassello per l’identificazione dell’autore materiale. Risolta invece la causale di questo gravissimo fatto, le modalità esecutive e intanto ringraziamo Dio perchè non ci sono state vittime, in quanto il fatto in sè, avrebbe potuto comportare anche la morte di qualche persona”. L’accusa rivolta a Parise infatti, è di ‘incendio e truffa assicurativa in concorso’ ed ora il suo complice, la persona che ha fatto saltare in aria il “Bilotti Food and Drink” di Via Caloprese ha le ore contate.
IL VIDEO DELL’ESPLOSIONE
Cosa è successo quella notte del 19 maggio
Ed anche il Procuratore Spagnuolo ribadisce: “Non si è trattato di un’ipotesi estorsiva ma di un tentativo di recuperare denaro con un contratto assicurativo e lo dimostrano tutta una serie di elementi che ci hanno portato ad emettere la misura cautelare nei confronti del proprietario dell’esercizio che riteniamo il mandante di questo fatto. L’autore materiale è sicuramente rimasto ustionato. Gli abitanti del palazzo hanno corso seri rischi così come i passanti che a quell’ora non sono pochissimi. Abbiamo questa immagine terribile di un frigorifero che viene sbalzato per strada per 15 metri. Si sarebbe potuto trasformare in un’arma letale. Tutto questo fortunatamente non c’è stato ma colora di gravità il comportamento assolutamente sconsiderato di chi ha posto in essere questo fatto. Le modalità fanno pensare ad un discorso unitario, e si ritiene che sia stata la stessa persona. Ma attendiamo i risultati tecnici dei Ris”.
