Il presunto responsabile dell’inquietante telefonata sarà processato
CATANZARO – Minacce di morte e imprecazioni violente contro i familiari. E’ capitato a Carlo Tansi dirigente della Protezione Civile della Calabria, di ricevere una telefonata di questo tenore dal numero del suo stesso ufficio nell’aprile del 2016. Un episodio sul quale ha indagato la Guardia di Finanza di Catanzaro che ha portato al decreto di citazione diretta in giudizio di Carmine Servino, 58enne di Sersale dipendente della Regione Calabria nel settore Protezione Civile.
L’uomo, secondo procuratore della Repubblica di Catanzaro, Alessandro Prontera, sarebbe il responsabile delle intimidazioni rivolte a Carlo Tansi. Dagli atti si evince che il 58enne avrebbe chiamato il suo capo “mentre si trovava negli uffici della Protezione civile della Regione Calabria, adoperando l’utenza fissa dell’ufficio, contattava sull’utenza mobile Tansi proferendo l’avvertimento ‘t’ammazzo’, oltre a inveire ripetutamente contro i suoi familiari“.
Servini faceva parte dei 23 autisti in forze alla Protezione Civile regionale di cui Tansi aveva chiesto il trasferimento in quanto ritenuti non utili verso altri dipartimenti dove invece vi era carenza di personale. Sarà ora il Tribunale di Catanzaro a decidere se l’uomo sia responsabile o meno di tali minacce. Prossima udienza fissata al 10 ottobre.
