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Falsi precari Asp, concluse le indagini: indagato il dg Mauro

Sede ASP di Cosenza ok

133 lavoratori che volevano giustizia per un indegno trattamento lavorativo finiscono indagati insieme ad ex dirigenti di azienda, sindacalisti dell’Ugl e oggi il dg Raffaele Mauro

 

COSENZA – Le assunzioni dei “falsi precari” all’Asp di Cosenza, in concomitanza con le elezioni regionali del 2014, giunge ad un bivio importante. Il 25 giugno scorso è stato depositato l’avviso conclusione delle indagini per 142 persone tra cui spiccano il dg Raffaele Mauro, l’ex dg Gianfranco Scarpelli, l’ex direttore amministrativo Luigi Palumbo e il direttore del distretto sanitario di Rogliano Antonio Perri, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e falso ideologico. A dicembre del 2016 furono disposti anche gli arresti domiciliari per il sindacalista dell’Ugl Francesco Mazza, 59 anniaccusato di avere modificato i timbri apposti sulle domande e le date dei protocolli.

Secondo gli inquirenti, le procedure di assunzioni sarebbero avvenute in modo irregolare: la presentazione delle domande fuori termini previsti dalla legge, per essere inseriti nella graduatorie e i requisiti mancanti per potere accedere al bando. Si legge nel provvedimento: «in concorso morale e materiale tra loro, nelle qualità e nello svolgimento delle rispettive pubbliche funzioni, appresso precisate, ovvero quali concorrenti esterni» avrebbero «intenzionalmente procurato ai 133 soggetti, nel prosieguo elencati, tutti assegnati all’Asp di Cosenza, l’ingiusto vantaggio patrimoniale, costituito dal diritto ai “benefici di cui all’art. 2 della l. r. n. 15/2008” e il corrispondente danno ingiusto, di rilevante gravità, dell’Amministrazione, Regione Calabria, che si obbligava alla corresponsione dei predetti benefici in favore di soggetti sforniti dei requisiti contemplati dalla norma»

Il Gip di Cosenza Greco, applicò su richiesta della Procura Bruzia la misura interdittiva all’ex direttore generale dell’Asp di Cosenza Gianfraco Scarpelli, direttore del Distretto Cosenza/Savuto e delegato dalla Direzione Generale per i rapporti con il Dipartimento – Assessorato al lavoro della Regione Calabria Antonio Perri, dirigente generale reggente pro tempore del Dipartimento della Regione Calabria “Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali” Vincenzo Caserta. Il Riesame della libertà scarcera il sindacalista Mazza difeso dall’avvocato Enzo Belvedere e dopo tre mesi arriva l’ordinanza che annulla le misure interdittive per Scarpelli difeso da Guido Siciliano e giovanni Spataro e del direttore di distretto antonio Perri. 

 

 

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