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Sold out per “Il Malato immaginario” della compagnia Ibaki

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L’opera teatrale diretta da Imma Guarasci tornerà in scena il prossimo 6 luglio al teatro Mia Martini di Castiglione Cosentino

 

MENDICINO (CS) – Si è registrato il tutto esaurito per “Il Malato: immaginario ” di Molière andato in scena il 23  giugno scorso al teatro comunale di Mendicino. L’opera, in replica anche il 24 giugno è stato messo in scena dalla compagnia “iBaki”( Associazione “Juovi Santu”), per la regia di Imma Guarasci.

Chi non si è mai scoperto ipocondriaco? Chi non ha poi gioito della ritrovata vitalità, compresi gli assetti giusti e i veri affetti ?
L’ avidità spesso va a braccetto con la cialtroneria e chi è più vulnerabile ne resta soggiogato, pagandone le spese. Una fotografia amara quella di Molière, che in questa sua ultima commedia, malato grave egli stesso, pose più che mai l’accento sulla sofferenza del malato che si somma a un dolore forse più acuto, quello per una società bugiarda che non vuole riconoscere le proprie brutture, le proprie “malattie”: la corruzione, che non risparmia neppure gli uomini di legge, e la presuntuosa ignoranza di chi dovrebbe invece proteggere e curare la nostra salute. Molière è fine maestro in questo, e la compagnia “iBaki” sotto la regia dell’ esperta Imma Guarasci, ne ha dato una versione godibilissima.

La denuncia corre sui binari della semplicità, quella di una donna incolta come la fidata domestica Antonietta, che argutamente saprà smascherare ogni artificio della padrona di casa, Belina, ignobile seconda moglie di Argante, malato immaginario, e del complice, il sig. Notaio. Ma bando pure alle purghe e ai clisteri …macchinosamente prescritti dai due medici (in )curanti. Ciò che è davvero tossico sparirà di fronte al trionfo del vero, del genuino e, chiaramente, dell’amore disinteressato come quello che Angelica, bella primogenita di Argante, può finalmente vivere con il suo Cleante, che ha solo un grande sogno: sposarla e prendersi cura di lei per il resto dei loro giorni. Bravi gli interpreti che, pur non essendo attori professionisti, hanno saputo calarsi ammirevolmente nella parte. Una laurea “ad honorem” in medicina è la spassosa chicca che bonariamente Beralda riserva a suo fratello, ex malato immaginario, coinvolgendolo in una finta seduta di laurea:
” In fondo è solo per dar credito alle sue fantasie” chiosa Beralda di fronte alle perplessità di Antonietta, Angelica e Clrante. Il folle malato si ritrova cosi guarito, felice e “medico” di sé stesso. Un inchino alla maestria della costumista, Natalia Kotsinska, che con i suoi costumi di scena, ispirati alla “comédie française” ed alla “commedia dell’arte” ha catapultato gli spettatori nella Parigi del 1500, così come le musiche di scena e gli intermezzi musicali, tra un atto e l’altro, di M.A .

CHARPENTIER
“Le Malade imaginaire –
Musiques et danses pour la comédie
de Molière (Paris, 1673) , nella versione di “Les Arts Florissants ”
dir. William Christie. L’instancabile regista Imma Guarasci, nel salutare il pubblico divertito, ha annunciato la ricca tournée della compagnia Ibaki che tornerà in scena con” Il malato immaginario” già il prossimo 6 luglio al teatro Mia Martini di Castiglione Cosentino e ancora, nel corso dell’estate, nei teatri di Corigliano, Rossano ed Oriolo nell’ambito della rassegne Amateatro e Quadrato in scena della Fita ( Federazione Italiana Teatro Amatori)

 

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