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Laghi di Sibari intasati dalla sabbia che non viene portata in discarica (AUDIO)

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Iniziato il dragaggio il materiale è stato accumulato nel canale che resta interdetto, in piena stagione estiva, al transito di turisti e diportisti

 

CASSANO ALLO JONIO (CS) –  La montagna di sabbia dragata che oggi ostruisce il canale degli Stombi, è stata classificata quale “rifiuto speciale codice CER 170506”. L’obbligo degli attuali amministratori del Comune di Cassano allo Ionio, era di trasportare la sabbia dragata in discarica, immediatamente, se supera il quantitativo di 30 metri cubi, e comunque per un periodo non superiore ai tre mesi come prevede la norma. A ricordarlo invitando al rispetto della legge e dei diritti dei diportisti è la Lega Navale Laghi di Sibari insieme all’associazione Velisti VelaSì. “Il Testo Unico Ambientale – scrivono in una nota – riprende la disciplina del decreto Ronchi per quanto riguarda il deposito temporaneo, ma ne amplia il contenuto consentendo al produttore di scegliere tra due criteri alternativi, uno temporale e uno quantitativo. Infatti, l’invio dei rifiuti a recupero o smaltimento potrà avvenire  con cadenza trimestrale o dopo il raggiungimento di 30 metri cubi.

A spiegare la grave situazione in cui versa l’area dei Laghi di Sibari, ai microfoni di Rlb, è l’architetto Ferruccio Lione, velista, socio di VelaSì e della Lega Navale, che spera in un incontro promosso per martedì prossimo

ASCOLTA L’INTERVISTA

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I rifiuti devono essere raccolti e avviati a recupero o smaltimento secondo le seguenti modalità alternative a scelta del produttore: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi. Costatato che il Consorzio di Bonifica, aveva iniziato i lavori di dragaggio a marzo 2018, interrotti poi nel successivo mese di maggio, in attesa del trasporto in discarica il materiale dragato, si esortano pertanto gli amministratori Comunali a provvedere senza ulteriori ritardi. Sino ad oggi non risulta che sia stato dato incarico ad alcuno per la rimozione della sabbia accumulata all’interno del Canale dal Consorzio di Bonifica.

 

Ciò nonostante la Lega Navale Italiana Sezione Laghi di Sibari e l’Associazione VelaSi (nata dal movimento dei velisti indignati nel mese di luglio del 2017)  abbiano più volte: sollecitato la rimozione della stessa sabbia di dragaggio, individuato il trasportatore più economico ed i siti autorizzati a ricevere il rifiuto speciale già classificato.  Infatti, la montagna della sabbia di dragaggio, valutabile in circa 5.000 metri cubi, è ancora al suo posto. Questo sta causando la violazione del diritto dei diportisti turisti e locali, che, nel pieno della stagione estiva, non hanno la possibilità di utilizzare il Canale per entrare ed uscire in e dal mare con le proprie imbarcazioni. La presenza della montagna della sabbia di dragaggio, impedisce infatti al Consorzio di bonifica a proseguire i lavori di dragaggio.

 

Il Presidente Lega Navale Dr. Aldo Lione ed il Presidente VelaSi  Avv. Vittorio Cosentino si stanno impegnando per risolvere il problema e, in particolare, attraverso un gruppo di soci, stanno ultimando un progetto idoneo al dragaggio periodico della foce del Canale degli Stombi, anche al fine di far collaborare Comune, Consorzio di Bonifica e Associazione Laghi di Sibari, nei lavoro di dragaggio. Questa ultima Associazione tramite il Presidente Avv. Luciano Miranda ha preso in carico le spese del noleggio di una draga elettrica a comando remoto, che in poche ore potrebbe rendere il Canale idoneo alla navigazione, previo successivo parere della competente  Capitaneria di Porto. Si rappresenta infine, che il materiale dragato, avrebbe potuto essere riutilizzato per ripascimento o altro, solo dopo essere stato trattato”.

 

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