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Centro storico, Ztl: Piazza Piccola incontra il sindaco Occhiuto

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Una piccola delegazione del comitato incontrerà domattina il primo cittadino. Un grande risultato per il centro storico che ha la possibilità di mettere a punto un vero progetto di urbanizzazione se si troverà una comunione di intenti

 

COSENZA – «Lunedì mattina, una rappresentanza di residenti e commercianti incontrerà il sindaco Mario Occhiuto per discutere della questione ZTL. Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’apertura al dialogo ricevuta, consapevoli che solo attraverso la discussione, la condivisione e la partecipazione si può creare un processo che garantisca l’entusiasmo e il coinvolgimento per la rinascita del centro storico». Tanto si legge in un post pubblicato dal comitato Piazza Piccola sulla pagina Facebook a proposito della chiusura di corso Telesio che ha creato non poco rumore nella città di Cosenza. Una decisione che “ha vantato” anche molto disappunto dagli stessi consiglieri di palazzo dei Bruzi. I residenti e i commercianti (15 esercizi commerciali pienamente attivi) da canto loro, sin dall’inizio hanno cercato di dialogare con il primo cittadino lamentando di non essere stati coinvolti in tale decisione, ma soprattutto sottolineando che il centro storico può diventare Ztl nel momento in cui ha servizi da offrire; presupposto che nella realtà non esiste per quanto riguarda la città vecchia bruzia. «La differenza di vedute può essere superata se alla base c’è il bene comune della città, il diritto alla città e come obbiettivo ultimo il recupero del centro storico – continua il post del comitato Piazza Piccola-. L’appuntamento per residenti e commercianti e lunedì mattina alle 8.30 presso la sede del comitato, sita in via Galeazzo di tarsia 10. Da lì una delegazione raggiungerà il comune per una discussione che speriamo possa essere produttiva e concreta».

Parlando sempre di post pubblicati sui profili Facebook, venerdì mattina il sindaco Occhiuto, compiaciuto delle varie opere di bonifica che in questi giorni sono state effettuate nel centro storico racconta i lavori in esecuzione alle Ordinanze di messa in sicurezza a danno dei proprietari che lasciano abbandonati i loro beni. ” Prestissimo avvieremo un’azione molto forte, che diventerà la più grande opera di recupero mai realizzata riferita ad immobili privati lasciati all’abbandono e al degrado da parte dei proprietari, e oggetto delle mie precedenti Ordinanze. Gli immobili pubblici sono stati già tutti recuperati dalla mia Amministrazione”. Il post poi, parla anche di recuperi di immobili e nuove abitazioni per temila persone che ripopoleranno il centro storico.

Anche in questo caso arriva pronta su Facebook, la risposta del comitato Piazza Piccola “Lo diciamo da anni che si può intervenire sui privati e che bisognava farlo subito. Aspettavamo la volontà di espropriare e requisire le case da parte dell’amministrazione da troppo tempo, ora non ci sono più scuse né retorica che tenga. Ci siamo sorbiti mesi e mesi di discussioni inutili con chi sosteneva il contrario (fra cui anche il primo cittadino) quando si poteva iniziare ad operare con l’aiuto del lavoro di mappatura portato avanti dall’associazione Pangea. Speriamo che, come piace dire a loro, non siano “Kiakkiare”. Il comitato a corredo del post, ne allega un altro pubblicato a gennaio scorso in cui si legge:

+PER CHI DICE CHE NON SI PUÒ INTERVENIRE SUI PRIVATI +

Dispositivo dell’art. 838 Codice civile – Fonti → Codice civile → LIBRO TERZO – Della proprietà → Titolo II – Della proprietà → Capo I – Disposizioni generali
Salve le disposizioni delle leggi penali [c.p. 499] e di polizia [nonché le norme dell’ordinamento corporativo] (1) e le disposizioni particolari concernenti beni determinati, quando il proprietario abbandona la conservazione, la coltivazione o l’esercizio di beni che interessano la produzione nazionale, in modo da nuocere gravemente alle esigenze della produzione stessa, può farsi luogo all’espropriazione dei beni da parte dell’autorità amministrativa, premesso il pagamento di una giusta indennità.
La stessa disposizione si applica se il deperimento dei beni ha per effetto di nuocere gravemente al decoro delle città o alle ragioni dell’arte, della storia o della sanità pubblica.

Forse i tempi per l’amministrazione comunale non erano maturi? Oppure la burocrazia bruzia è davvero talmente lenta negli ingranaggi da avere atteso sei mesi dal post e ben due mandati, per capire che ciò poteva farsi già da tempo?

 

Cosenza Positiva-Fratelli d’Italia: Occhiuto decide da solo

Sulla Questione della ZTL centro storico interviene il Gruppo “Cosenza Positiva-Fratelli d’Italia”. “Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una vera e propria rinascita di Cosenza, passata da semplice capoluogo calabrese ad una città sempre più europea: nuove infrastrutture e strutture architettoniche, interessanti iniziative socioculturali, modifiche all’assetto urbano – per citare soltanto qualche esempio – hanno fatto di Cosenza una città completamente nuova. In quanto gruppo politico di maggioranza, siamo stati e siamo sempre vicini al sindaco Mario Occhiuto, sostenendone idee e progetti e lodandone in prima linea l’operato in generale”. A scrivere i consiglieri comunali Giuseppe d’Ippolito Mariateresa De Marco Annalisa Apicella

“Tuttavia, come più volte manifestato anche all’interno delle varie Commissioni Trasporti, quello della viabilità costituisce un punto su cui noi di Cosenza Positiva- Fratelli d’Italia ci troviamo in disaccordo. In particolare la piazza recentemente realizzata dinanzi le scuole di via Roma e la ZTL istituita presso il centro storico costituiscono due decisioni, apprese tramite la stampa, che non ci hanno visto partecipi ed inclusi in alcun modo all’interno del processo decisionale, ed anzi auspichiamo che in una prossima Commissione Trasporti, da noi già richiesta, si possa addivenire a dei correttivi, anche alla luce della richiesta fatta pervenire dalla Curia che deve essere tenuta in giusta considerazione.

Non ci interessa in questo momento stabilire responsabilità, né tantomeno alimentare le polemiche, ma quanto adesso ci preme maggiormente è che ci si attivi immediatamente per l’individuazione e realizzazione di percorsi di viabilità alternativa, tesi a migliorare ed agevolare il più possibile la transitabilità di tali aree. Con l’auspicio che il problema viabilità cessi presto di essere tale, non manchiamo di ribadire la nostra volontà e rinnovare la nostra completa disponibilità a fare di Cosenza quella grande città che già si sta apprestando a diventare”.

 

MOVIMENTO NOI: «ZTL, Centro Storico morto. Occhiuto “spot”: ora iniziano le requisizioni»

Siamo alle requisizioni di case stile anni 20. Dopo sette anni di inattività e parecchie decine di crolli che hanno messo in serio pericolo i residenti, i commercianti e chi il​ centro storico lo vive veramente, l’amministrazione comunale di Cosenza con a capo il sindaco Occhiuto, lancia l’ennesimo sasso nello stagno per creare un pò di confusione e distrarre l’opinione pubblica dall’ultimo colpo di grazia dato con la ZTL, alla Città Storica, grazie anche a consiglieri complici di questa politica che ha reso desertiche ancora più di prima le strade della nostra città vecchia. Lo dichiara il Movimento cattolico NOI. Il sindaco Mario Occhiuto lancia l’ennesima trovata pubblicitaria, quella dei sequestri di immobili stile anni 20, come ai tempi delle dittature, per poi ristrutturarli e donarli chissà a chi. Si preannunciano tempi​ di ricorsi e cause civili. Intanto però l’amministrazione Occhiuto attua azioni concrete e immediate, veloci e senza parlare o discuterne prima con nessuno; senza confrontarsi democraticamente con i commercianti, i residenti che conoscono il centro storico per davvero e che da esso​ ne traggono risorsa vitale da cui dipendono famiglie.

La chiusura del centro storico rischia di essere l’ennesimo atto criminale contro cui si sono schierati movimenti e partiti, associazioni e residenti, ultimamente anche il Presidente della Provincia di Cosenza e la Curia hanno detto NO alla ZTL. Ciò nonostante il dialogo viene negato dal Comune di Cosenza. Si preferisce continuare con annunci spot come se si fosse ancora eternamente in campagna e letto​rale. Ogni giorno si dicono cose diverse. É passato il tempo delle demolizioni a tappeto, oggi sembra arrivare quello dei sequestri. L’Amministrazione comunale, piuttosto, pensi a portare nel Centro Storico servizi concreti, come per esempio il trasferimento di due o più assessorati con uffici perché il centro storico possa essere vissuto, frequentato e vivificato quotidianamente da migliaia di cittadini. Si pensi ad offrire servizi e fare meno feste che servono solo a pochi amici di amministratori che nel centro storico neanche ci vivono.

 

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