In 300 decidono di fermarsi e difendere i propri diritti. I dipendenti della MH scrivono ai sindaci “punto fermo della comunità”. Scrivono nella lettera “C’è in ballo la salute di 200 mila calabresi”
CROTONE – «Gli ultimi dati sullo stato in cui versa il sistema sanitario calabrese (è stato certificato un buco di oltre 100 milioni di euro nella gestione del servizio sanitario regionale) danno senso a tutto quello che abbiamo detto e fatto, desolati e arrabbiati, ma sempre determinati, in questi cinque anni di attività. 60 lunghi mesi, dal giorno della presentazione dell’idea MH, fino a queste ultime settimane; in cui c’è il serio rischio che tutto finisca. E che trecento lavoratori restino senza lavoro.
Eppure, in pochi mesi, a cavallo tra lo scorso anno e quello corrente, siamo riusciti a dimostrare che la nostra clinica può invertire i viaggi della speranza (un terzo dei nostri pazienti proviene da altre regioni italiane), abbattere le liste d’attesa nella diagnostica pesante, evitare che molti pazienti residenti nel territorio dell’ASP di Crotone trovino cure qualitative lontano dai propri affetti.
Voi, signori Sindaci, siete il punto di riferimento della nostra Comunità. E a Voi che chiediamo sostegno vero, reale, leale. In ballo ci sono 300 posti di lavoro e la tutela della salute di 200 mila calabresi. Nei prossimi giorni saremo protagonisti di manifestazioni ancora più eclatanti, alle quali siamo certi non farete mancare la vostra voce e le vostre braccia. A questo punto della cose è meglio fermarsi ora, tornando in piazza, per evitare di fermarsi per sempre».
